Chris - Racconti Erotici

Chris

... ricominciò a succhiarmelo mentre mi massaggiava la prostata.

Non durai più di qualche minuto prima di esplodere nella sua bocca, lei però non si tirò indietro nonostante io, questa volta, non le stessi trattenendo la testa. Bevve tutto il mio seme e successivamente si dedicò a pulire bene la mia asta, poi estrasse il dito dal mio culo, si alzò in piedi e stando di fronte a me mi mise le braccia attorno al collo, appoggiò la sua fronte alla mia e mi chiese: "sono stata brava"?

Le risposi con un bacio, uscimmo dalla doccia, ci asciugammo e ci dirigemmo verso la camera da letto.

Ci stendemmo uno a fianco all'altra ed io cominciai a succhiarle e baciarle il collo, poi la feci girare a pancia in giù ed iniziai riempirla di baci sulla schiena, scendendo sempre più giù verso il suo sedere; quando arrivai al solco fra le natiche mi dedicai per un bel po' di tempo a passarvi in mezzo la lingua, sembrava le piacesse molto e quando mi sembrò sazia le divaricai i glutei e con la lingua cominciai a lavorarmi il suo fiorellino.

"Hai tu i preservativi"? mi chiese mentre le praticavo l'anilingus.

"No, non ne ho, tu ne hai in borsa"? le chiesi.

"Secondo te sono una zoccola che gira coi preservati in borsa per darli al primo che mi vuole scopare"? mi chiese con tono scherzoso.

"E come facciamo"? le chiesi.

"Per me possiamo anche non usarlo, sei il primo maschio al quale devo offrirmi io invece di subire fastidiose insistenze finché cedo, quindi non mi sembri il tipo ...

... che va a infilare il cazzo nel primo buco che trova, su questi presupposti, se anche tu ti fidi di me..."

"Sai che ti dico"? le risposi, "una cazzata ogni tanto bisogna farla, ti scopo a pelle, però non ho nemmeno del gel lubrificante, se vuoi ho il burro nel frigo".

"Vallo a prendere" mi disse con voce suadente.

Tornai dalla cucina con in mano una noce di burro fredda e lei, standosene distesa a pancia in giù, si divaricò le natiche mettendo a mia disposizione il suo prezioso orifizio. Iniziai ad imburrarla poi, prima che tutto il pezzetto si consumasse, le spinsi dentro la parte rimasta solida in modo che si sciogliesse con il calore del suo corpo e le lubrificasse bene anche l'interno.

Finita l'opera di preparazione mi distesi sopra di lei appoggiando il mio cazzo durissimo al suo fondoschiena, la baciai sul collo e le dissi: "lo sai che adesso ti inculo, vero"?

"Mi tocca" rispose lei con tono scherzoso.

Infilai una mano fra i nostri corpi in modo da afferrare il mio cazzo e guidarlo verso il suo ano poi, quando ebbi trovato il giusto bersaglio, tolsi la mano per poterla accarezzare mentre lentamente spingevo per farmi strada dentro di lei.

Va detto che anche se lei ancora non lo sapeva, io, in passato avevo avuto diverse esperienze da passivo con alcuni amici quindi sapevo bene cosa si prova a prenderlo nel culo, se c'era una cosa che non sopportavo era sentirmi chiedere "ti fa male"? Se fa male chi viene sodomizzato sa fartelo capire e a quel punto sta ...