Chris
Data: 28/10/2023,
Categorie:
Trans
Autore: AndrejKoymaski, Fonte: Annunci69
... passaggio"? le chiesi.
"Magari"! rispose lei.
Arrivati alla macchina le aprii la portiera e lei con tono goliardico esclamò: "hey, che galanteria, non sono abituata a queste cose, potrei montarmi la testa".
Confesso che nella mia testaccia di uomo pensai tra me e me "lo so io cosa ti monterei"! ma con la voce le risposi rispettando l'etichetta che il ruolo di capo mi imponeva, asserendo che le buone maniere non vanno confuse con le lusinghe e che non mi sarei mai permesso di farle la corte.
Si sedette al posto del passeggero, io feci il giro dell'auto e presi posto alla guida, a quel punto con mia grande sorpresa lei, con la naturalezza quasi disarmante che la distingueva sempre mi disse: "sai, non mi dispiacerebbe se tu mi facessi la corte".
Rimasi per un attimo in silenzio, un po' imbarazzato, poi le risposi: "stai scherzando? avrò almeno dieci anni più di te".
"Quindi? che problema c'è"? disse lei, "e poi i ragazzi della mia età non mi interessano".
"Chris, lascia perdere, sarebbe imbarazzante soprattutto per il fatto che lavori per me".
"Uffa quante storie"! rispose lei, "allora visto che sei così galante non mi negherai almeno un invito a cena"!
"Sei proprio tremenda" le risposi ridacchiando, "va bene, quando"?
"Adesso! è ora di cena, quale momento migliore"? rispose lei.
"Pensavo volessi organizzarti con un po' di tempo, magari un venerdì o un sabato così il giorno dopo non si lavora".
"Perché? Vuoi fare tardi? Che intenzioni hai"? ...
... mi chiese con aria sorniona.
"Io non ho nessuna intenzione se non quella di offrire la cena ad una mia valida collaboratrice" le risposi.
"Allora andiamo subito, prima che ci ripensi" tuonò lei.
Mi diressi verso un buon ristorante che conoscevo, parcheggiai la macchina ed entrammo, il cameriere ci accompagnò al tavolo e ci portò il menù.
La cena si svolse tranquillamente poi, dopo il dolce e il caffè ci dirigemmo alla macchina e, una volta saliti, le chiesi dove abitava per accompagnarla a casa. Lei si voltò verso di me poi mi chiese: "possibile che tu non voglia portarmi a casa tua? Se il problema è che sono transgender puoi dirlo, non mi offendo, rispetterò la tua idea".
"Transgender"?! Le chiesi sorpreso.
Chris scoppiò a ridere, poi mi chiese se davvero non me ne fossi accorto, io le chiesi da cosa avrei dovuto capirlo e lei mi rispose: "beh, almeno dal nome".
"Pensavo fosse un diminutivo" le risposi, "e poi sei talmente femminile che mai avrei pensato che sei nata maschio e, comunque sia, non ho quel tipo di pregiudizi anzi, sai che ti dico? Sono due settimane che lavoriamo assieme e altrettanto tempo che mi sforzo di non guardarti il culo ogni volta che mi volti le spalle, sei stupenda e io non sono di pietra, non mi interessa se sei transgender, adesso è meglio che ti porti a casa altrimenti finiremo per combinare un casino, non si va a letto con i colleghi di lavoro"!
"Ah è per questo"? esclamò lei, "allora sai che ti dico? mi licenzio"! e subito ...