Moglie prepotente
Data: 25/10/2023,
Categorie:
Voyeur
Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti
... occhi senza dire una parola; voglio vedere se poi continua a dire no”.
Il giorno dopo cercai Franco per tutto l’hotel, in piscina, in sauna, sulla spiaggia, senza successo finché finalmente, a tarda sera, eccolo comparire al bar dell’hotel dove Elena ed io stavamo intrattenendoci.
Mia moglie indossava un vestitino leggero, appena sopra al ginocchio, con i bottoncini sul davanti. Non indossava biancheria intima e flirtava a distanza con il barista dietro al bancone. Dopo un po’ che Franco si era seduto al nostro tavolo lei si alzò, mi lanciò uno sguardo d’intesa liberando ancora un bottoncino sul seno per renderlo ancora più visibile agli occhi di chiunque e si incamminò proprio verso il banco del bar, ancora molto affollato. Capii che stava andando a provocare il barista. Avrei voluto seguirla per guardare, ma c’era Franco ed era il momento giusto per fargli la richiesta.
Quasi non avevo finito di parlargli dell’intenzione di regalare un book fotografico ad Elena che Franco aveva già accettato. Gli chiesi quanto mi sarebbe costato e lui rispose “Ma figurati, è come se facessi foto tra amici in vacanza, non ne dobbiamo nemmeno parlare; io scatto le foto e te le dò, poi voi decidete come a da chi far fare fisicamente il libro. Ci sono anche siti on line che, nella massima discrezione, stampano e spediscono tutto a casa”
Quel “massima discrezione” mi diede l’immediata certezza che lui aveva capito che le foto potessero essere particolari.
Continuò “Domani non ...
... posso, sono impegnato tutto il giorno in una convention, ma dopodomani mattina sono libero. Propongo di andare in una splendida spiaggetta a mezzora da qui, sarà una magnifica ambientazione per degli scatti belli.”
“Ok, bene” risposi io “ma mi raccomando non diciamo niente ad Elena, deve essere una sorpresa; ora che lei torna al tavolo parleremo di questa spiaggetta e organizzeremo la gita per dopodomani”.
Continuammo a parlare del più e del meno finché lei non tornò al tavolo; solito sguardo tra noi e lei capì subito che Franco aveva accettato.
Dopo un’oretta tornammo in camera. Il nostro piano era l’ultimo; in ascensore c’era solo un signore di mezz’età; che ci disse sarebbe sceso prima di noi, così noi ci mettemmo alle sue spalle ed Elena, solita provocatrice, si sbottonò il vestitino fino all’ombelico, rimanendo dritta impalata e, guardandomi truce, respinse il mio tentativo di accarezzarla. Io avevo già il cazzo duro.
L’ascensore si fermò al piano dove sarebbe sceso quel signore che, educatamente, prima di uscire si girò per salutare. Praticamente le tette di mia moglie erano tutte alla sua vista; rimase un attimo paralizzato, forse più di un attimo finché lei , sempre dritta come un fuso, non gli disse “buonanotte a lei, esca altrimenti continuerà a salire fino al nostro piano” e gli lanciò un sorrisetto malizioso e divertito.. Diabolica, davvero diabolica e seduttrice.
Io ero arrapatissimo, arrivammo in camera e lei disse “niente idee strane, ho sonno, tu ...