Moglie prepotente
Data: 25/10/2023,
Categorie:
Voyeur
Autore: Run Like Hell, Fonte: EroticiRacconti
Chi ha voglia di commentare questo racconto mi scriva a marco.pereyra72@yahoo.com
DEDICATO A CHI SO IO E A CHI SA
Mi chiamo Giacomo, Elena è mia moglie.
Credo di essermi innamorato prima del suo nome e dopo di lei.
Non avevo mai conosciuta una Elena prima di lei e mai né ho conosciuta una dopo. Ma il suono “Elena”, quando la conobbi, mi diede un leggero fremito per tutto il corpo.
Oggi, come la prima volta, sussurrare il suo nome mentre facciamo l’amore è molto di più che gridarle “amore” o “tesoro” ma anche più di “puttana”.
Il nome Elena è bello, dolce, ma è anche erotico, sensuale , arrapante!
Poi c’è lei., la donna. Lei è bella, dolce, erotica, sensuale, arrapante. Esattamente come il suo nome.
E’ bella sì, la sua bellezza sta nei lineamenti del viso, nella proporzione perfetta delle forme che la rende alta anche se alta non è, ma nemmeno bassa; le gambe sono slanciate e tornite, le caviglie sottili, i fianchi stretti e le spalle larghe, il sedere è piccolo ma orgogliosamente tondeggiante, i seni sono i più giusti che esistano, non enormi, non piccoli, con i capezzoli duri e turgidi.
Elena fa girare gli uomini per strada e anche le donne riconoscono la sua bellezza.
Ed Elena è anche birichina, anzi trasgressiva, pure prepotente! Deve comandare lei, ma non dico nella vita quotidiana, dico a letto! A letto si fa quello che dice lei, come vuole lei, quando vuole lei, se vuole lei.
E se non vuole io zitto e a nanna senza protestare e se fiato ...
... anche senza cena!
Però un bel momento ho deciso di vendicarmi e prendermi la mia rivincita. Tutto nasce quando siamo stati in vacanza in Marocco. Casablanca e Marrakech.
Arrivammo a Casablanca in una calda giornata di maggio. Prendemmo alloggio al Four Season, splendido hotel, piscina, spa, incredibile ristorante, mare lì di fronte. Avremmo potuto stare lì tutto il tempo e sarebbe stata una vacanza da sogno.
Elena era particolarmente tranquilla, già rilassata. La prima sera cenammo in Hotel. Avevamo la possibilità di stare da soli in un tavolo da due oppure di condividere la tavola con altri commensali. Uscimmo dalla stanza decisi a cenare da soli ma, una volta entrati nella grande sala da pranzo, Elena, senza possibilità di replica disse “sediamoci lì” indicando un tavolo che era già occupato da due coppie, più quello che sembrava, ed era, un single.
Fu una serata molto piacevole, la compagnia era tranquilla, gradevole e alla mano. Le due coppie erano entrambi in viaggio di nozze, il single invece era un fotografo professionista della provincia di Milano in trasferta per un lavoro con un gruppo di agenti di commercio lì per convegni, convention e impegni simili.
Ci ritrovammo seduti con Elena seduta tra me, alla sua sinistra, e il fotografo, Francesco, alla sua destra.
Ci misi poco a capire che mia moglie stava partendo per chissà quale obiettivo avendo indirizzato la sua attenzione nei confronti di Francesco; lo fece con discrezione ma non poteva sfuggire ...