Lo stage 2 - Racconti Erotici

Lo stage 2

... neppure io di averli, l’ho scoperto dopo; allora, adesso che sappiamo, riusciremo ad evitare errori grossolani che portino alla rottura; basta sapere che vogliamo stare insieme, anche se l’amore non è quello che c’era con mio marito.

Rimango spiazzata dalla sua logica, ma, contrariamente a quanto avveniva con Paolo, non reagisco con l’orgoglio, trovo che la sua risposta sia la più chiara e di buonsenso possibile; decido con lui che possiamo provarci e ’salto il fosso’ trasferendo le mie cose a casa sua; è il vero inizio di una nuova vita, nella quale spero di riuscire a realizzare quel buono che dentro di me avevo sempre coltivato; le prime regole sono il rispetto dei protocolli sul lavoro e la fedeltà agli impegni col mio compagno.

La prima a rendersi conto del mio cambiamento è, naturalmente, Sonia che si meraviglia della mia assiduità con Loris; poi scopre che la passione non è solo una mia prerogativa ma che anche lui è coinvolto; ne è sinceramente felice e mi raccomanda di mantenere il livello di dignità che finalmente ho acquisito anche per evitare pericolose conseguenze sulla mia condizione lavorativa; le assicuro che mi piace scopare, ma a casa nostra e solo con lui; saprò rimediare agli eccessi.

A mano a mano che i mesi passano, la passione tra me e Loris cresce, lui è diventato anche diverso, più deciso e determinato anche con gli altri, che si adeguano rapidamente ai suoi atteggiamenti forti e maturi; si fa valere sul lavoro e nella vita; a letto, risulta ...

... sempre insuperabile e le condizioni in cui a volte arrivo sul lavoro dicono chiaro che mi sbatte spesso e molto volentieri; lentamente, la nostalgia per Paolo svapora e mi trovo sempre più determinata a vivere la mia vita.

La novità mi coglie tra capo e collo una mattina che siamo tutti in fabbrica per un’assemblea generale dove ci saranno importanti notizie; Sonia mi racconta che era sola in casa ad annoiarsi alla tv quando ha sentito il campanello della porta; ha aperto con un certo disagio perché non aspettava nessuno e si è trovata di fronte a lui, il ‘mio’ Paolo ma anche l’uomo che le ha dato la più bella notte d’amore della sua vita.

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“Ciao, americano, che ci fai qui?”

“Arrivo ora dall’aeroporto e non ho un posto dove andare; ho pensato che è bello tornare nel punto da cui sono partito passando le ultime ore di grande felicità nella mia città; ho sbagliato?”

“Macché; neppure io ho dimenticato una notte divina; il mio letto e la mia figa sono sempre pronti a riceverti; hai cenato?”

“Si, in aeroporto; adesso ho voglia d’amore e bisogno di riposarmi.”

“C’è tutto, qui; vieni, spogliati, stenditi e fammi godere il tuo corpo. Sei tornato all’ovile? A che condizioni?”

Si stanno spogliando e lui sta cominciando a darle i brividi delle carezze che riempiono i preliminari alla scopata; sciolta e messa via la vestaglia, le sta leccando con fame arretrata i seni e i capezzoli che vibrano e urlano piacere; li succhia e li mordicchia finché lei esplode in ...