Lo stage 2
Data: 22/10/2023,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... andare anche nel pomeriggio, dopo le tre; è un’altra donna, quella che umilmente bussa all’ufficio dell’avvocato; mi riceve con la deferenza dovuta a una totale sconosciuta, mette da parte anni di confidenza amichevole e mi passa un documento da cui risulta che Paolo ha chiesto la legalizzazione della separazione di fatto, in atto per la partenza verso l’America.
Gli chiedo cosa posso fare per rimediare; mi fa presente che, se controfirmo per rendere consensuale la separazione, non ci sono problemi e in una settimana sono libera di fare la mia vita; se voglio oppormi, devo cercarmi un avvocato e affrontare un processo che può anche essere lungo e dispendioso, ma non darà esito diverso, visto che mio marito è ben deciso e ormai non ha più niente a che spartire con me.
Ingenuamente, gli chiedo cosa significhi dispendioso; mi risponde che devo incaricare un altro avvocato a rappresentarmi, che chiederà una parcella e che dovrò pagarlo ben salato; a fine processo, poiché certamente perderò, dovrò pagare le spese di tribunale; insomma, devo prepararmi a pagare una bella cifra; solo nell’ipotesi assai remota, di vincere la causa, non avrei comunque più un marito e le spese sarebbero attribuite a Paolo.
Sono disperata perché, alla fine del mese, non avrò abbastanza soldi per pagare le spese di casa e sopravvivere; convinta che la condizione di moglie obbligasse mio marito a mantenermi come aveva sempre fatto, non riesco ad accettare neppure l’idea di essere rimasta solo ...
... con le mie misere entrate e una stupida volontà di umiliare un uomo che non mi aveva fatto niente; tra le carte dell’avvocato intravedo alcune foto che mi riprendono mentre scopo in macchina o faccio pompini; è la fine.
Me ne vado piangendo e mi rifugio in fabbrica, nella mensa, dove so di incontrare Sonia, l’unica persona sulla quale so di poter fare affidamento; è stata l’ultima donna, e sicuramente l’unica, con cui Paolo mi ha tradito, ma anche questo me la rende cara, in qualche modo; è l’amica che può cogliere in tutta la sua tragicità il dramma che sto vivendo e la sua spalla è l’unica su cui posso versare il fiume di lacrime che mi fa groppo.
Cerca di consolarmi e di suggerirmi di cercare un nuovo rapporto che sostituisca quello con Paolo; solo andando a vivere con un altro operaio, posso sperare di tamponare gli effetti economici, altrimenti mi resta ben poco, con la miseria che mi spetta; mi rimprovera di non avere almeno atteso di essere autonoma prima di sbandierare la mia libertà; le confesso candidamente che non avevo neppure preso in considerazione la possibilità del divorzio, per le garanzie che il matrimonio avrebbe dovuto offrirmi.
Ovviamente, le viene da ridere; se fosse stata valida la mia convinzione, Paolo avrebbe dovuto riempirmi il corpo di vergate o ammazzarmi, perché in quella logica valevano altre leggi; ho confuso tutto, antico e moderno, libertà e libertinaggio; e pago per i miei errori; conclude invitandomi ad una vita più casta e alla ...