Lo stage 2 - Racconti Erotici

Lo stage 2

Ho voglia e bisogno di rendermi conto fin dove ho stracciato la mia vita e quella di mio marito; l’unico che può spiegare qualcosa è il sindacalista che ha sostituto Paolo nel ruolo di rappresentante in fabbrica, Lucio, un operaio di trent’anni che è da sempre nostro amico, anche se nell’ultimo anno ha cambiato atteggiamento con me, forse perché anche lui è stato messo al corrente dei miei errori dalla vigilanza che, non ufficialmente, ha potuto però seguire le mie bravate

Scopro così che mio marito ha lavorato come un mulo per un anno al sindacato ed ha organizzato e seguito corsi di formazione culturale per crescere e far crescere gli operai; avrei dovuto sapere tutto, perché me ne parlava a sera, a casa; ma confesso che non l’ascoltavo e che il mio interesse era soltanto alle corna da fargli; nemmeno ho ascoltato quando mi ha comunicato che era stato invitato a uno stage negli Usa di sei mesi.

Solo adesso che me lo spiegano, mi rendo conto che, in previsione, per sei mesi non ci doveva essere; dopo quello che è successo, come ha detto Sonia, l’ho perduto per sempre; gli chiedo cosa sa della separazione; l’altro conosce solo qualcosa; ha visto la domanda e il dossier che testimonia le mie malefatte; sa che Giancarlo è depositario della vertenza e che è duro, in questi casi; ma posso sempre parlare con l’amico e cercare di addolcire lui e mio marito.

Gli faccio presente che sono nella merda perché il mio salario da apprendista è da fame ma addirittura rischio il ...

... licenziamento allo scadere dei tre mesi, perché finora era stato mio marito che, come sindacalista, mi tutelava; col cambio delle cariche, rischio di rimanere senza tutele e di fare la fame; mi rassicura che, prima di partire, Paolo si è raccomandato di mantenermi almeno le tutele dell’occupazione minima per non avere rimorsi troppo grossi; lui continuerà il lavoro di Paolo.

Ho tentato di telefonare a mio marito ma non mi sono connessa; mi spiega che il mio telefonino non ha la funzione satellitare e non posso raggiungerlo; tra l’altro, il viaggio è lungo ed è ancora in aereo sull’oceano; gli chiedo dello stage americano, con chi è partito, cosa ne deriverà; mi spiega che è stato concordato con una multinazionale con interessi in Italia; dalla nostra fabbrica sono partiti Paolo e Deborah una ragazza ambiziosa; si uniranno agli altri dall’Italia e a quelli dal mondo.

Personalmente, è convinto che la multinazionale li userà per formare quadri dirigenti proporzionati alla cultura e all’esperienza; Paolo si è dannato l’anima per essere all’altezza; spera di avere grandi risultati e di tornare a casa da dirigente; Deborah è meno forte culturalmente ma pensa di stabilirsi in America; non è in grado di dirmi quale sia lo stato dei rapporti tra i due ma è disposto a giurare che Deborah ci proverà e Paolo, nelle condizioni attuali, cederà facilmente.

Gli chiedo se può fissarmi un appuntamento con Giancarlo, l’avvocato, per avere più dati; l’altro telefona e mi comunica che posso ...