1. "prove tecniche di "trasgressione" 3


    Data: 28/09/2023, Categorie: Prime Esperienze Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... a sminuire. Come un automa, ripresi dalla borsa il mio fidato cazzetto e, dopo averlo sciacquato, me lo rimisi nel culo.
    
    Girai e rigirai tra le mani il foglietto e lo riposi nel portafogli. Stasera chiederò consiglio a Maria, ora debbo concentrarmi sulla pratica e consegnarla al mio capo prima delle cinque.
    
    Non credevo fosse possibile, ma ci riuscii e, dopo aver ricontrollato il lavoro fatto, lo consegnai alla segretaria del capufficio.
    
    Durante il tragitto per casa, in macchina, cercai di non pensare, né al tizio né al biglietto, e giunsi a casa un quarto d'ora prima dell'arrivo di mio marito.
    
    Udii lo scatto della serratura e:
    
    "Sei tu amore?" chiesi dalla camera da letto, dove mi stavo mettendo comoda.
    
    Venne da me e da dietro mi baciò sul collo.
    
    "Sono affamato, oggi... ho saltato il pranzo; se vuoi preparo io una spaghettata, ti va?" chiese, mentre si stava togliendo le scarpe.
    
    Annuii e tirai un sospiro di sollievo, in quanto mi sarei aspettata un'altra richiesta.
    
    Comunque quella arrivò mentre stavamo cenando.
    
    "Come è andata?" ed era sottinteso che la domanda era riferita alla caccia.
    
    "Al lavoro? Abbastanza bene" risposi svirgolando.
    
    "Dai, che hai capito cosa intendevo!”
    
    Posai la forchetta nel piatto e guardandolo fisso negli occhi, per non perdere il contatto, gli raccontai dettagliatamente quello che era successo.
    
    "Che ne pensi? Che debbo fare? Come faccio a dire a quella persona quello che tu, cioè noi, desideriamo?"
    
    Rimase ...
    ... pensieroso e comprendendo la mia angoscia, riprese:
    
    " Hai ragione! Comincia a conoscerlo... ma lui, ti piace?"
    
    Annuii e quasi a darmi la sua benedizione, aggiunse:
    
    "Domani telefonagli e poi vedi cosa succede".
    
    Avrei dovuto esser incavolata per quello che mi aveva detto, invece mi sentii confortata.
    
    Mi alzai e mi sedetti sulle sue gambe e, solo allora, mi resi conto che il plug si trovava ancora nel mio popò.
    
    L'anello finale del cazzetto urtò sulla sua gamba e sentii un pizzico di dolore.
    
    "Ahi" esclamai.
    
    Mi alzai e, piegatami in avanti, feci salire la corta vestaglietta oltre il mio sedere.
    
    "Lo tolgo?" propose quasi a chiedermi il permesso.
    
    "E poi hai qualcos'altro da metterci"? Risposi con tono impertinente.
    
    Non se lo fece dire una seconda volta; quasi strappandomi il tanga, mi sfilò il dildo e si inginocchiò dietro di me, baciando e leccando l'ano aperto.
    
    Impiegò poco a sbottonarsi i pantaloni ed a farli scivolare ai suoi piedi.
    
    Sentii il suo cazzo duro percorrermi il solco delle natiche, che tenevo aperte con le due mani. Nella posizione in cui mi offrivo, poteva liberamente accedere sia davanti che dietro, ma per evitare equivoci:
    
    "Ti prego inculami" dissi quasi urlando e un attimo dopo sentii la sua cappella poggiarsi sul fiorellino aperto. Lo spinsi sulla sedia e, senza perder tempo, mi impalai sul suo membro.
    
    Ne scivolò dentro quasi la metà, ma io allargai di più le gambe e, sistemandomi meglio, lo accolsi completamente dentro di ...
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