"prove tecniche di "trasgressione" 3
Data: 28/09/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
Mi svegliai al suono della radiosveglia, mentre Gennaro entrava in camera con il caffè.
"Buongiorno principessa, ti ho portato pure il latte" disse, sedendosi sul letto dal mio lato e sfiorandomi le labbra con le sue.
Velocemente facemmo colazione e mi alzai per andare in bagno.
"Fai con comodo - mi disse dall'uscio - vado più tardi in ufficio"
Comunque, in mezz'ora ero già pronta e entrai in camera mentre lui si era disteso di nuovo sul letto.
"Vieni subito a darmi un bacio" ordinò, scherzando.
Mi avvicinai e ci baciammo in modo tenero, ma mi staccai subito, perché la faccenda poteva degenerare pericolosamente ed io dovevo essere in orario in ufficio.
"Fammi vestire; vado di fretta, lo sai il lunedì il capo ci vuole in riunione, prima dell'inizio lavoro".
In men che non si dica indossai pantaloni e camicetta e inviandogli un bacio con la mano, mi tirai la porta alle spalle e mi avviai verso la mia Smart.
Impiegai una decina di minuti a raggiungere lo studio dove lavoravo e, mentre scendevo dall'auto, squillò il cellulare: era Maria.
"Pronto, come va? - chiese la donna - Ho finito da poco, ora vado a casa: dove sei?"
"Sono in ufficio, scusa ma mi aspettano per una riunione; penso che andrai a riposare, a che ora posso chiamarti?" chiesi.
"Verso le tredici per me va bene" e, dopo un veloce saluto, chiudemmo la conversazione.
All'una in punto composi il numero e dopo tre o quattro squilli:
"Pronto, Camilla, che stai facendo?" ...
... domandò Maria.
"Sono in rosticceria, sotto l'ufficio, mangio un tramezzino e fra mezz'ora riprendo; tu hai pranzato?"
"Non ancora, mangerò qualcosa velocemente, poi stasera qualcosina di più con Cesare; comunque, a che ora finisci?"
"Se non ci sono problemi, alle cinque marco il cartellino, perché?"
"Ti va di prendere un aperitivo assieme, così parliamo liberamente, senza le orecchie indiscrete dei nostri mariti?" propose.
Ci pensai un attimo, poi risposi:
"Ok, alle cinque e un quarto, in Piazza Municipio, va bene?".
Il suo "certamente" e poi il reciproco "ciao", concluse la telefonata.
La trovai già là quando arrivai sul posto. Stava passeggiando sul marciapiedi vicino al bar indicato per l'appuntamento.
Mi scorse e mi venne incontro.
"Ciao, camminiamo un po', ti va? Guardiamo qualche negozio" mi disse, prendendomi sotto braccio.
"Come è andata al lavoro, notte tranquilla in ospedale?"
"Sì, dopo il giro per le terapie, sono riuscita anche a chiudere gli occhi per un paio d'ore; invece a te, con Gennaro?"
Le raccontai per sommi capi quello che c'eravamo detti io e Gennaro, accennando anche a quello che avevamo fatto.
"Non mi ero sbagliata, anche lui come Cesare vorrebbe vederti tra le braccia di un altro. Hai fatto bene a chiarire che l'amante vuoi e devi cercartelo da sola. Dai, sediamoci al tavolino di quel bar" sbottò tutto d'un fiato.
La seguii e ci accomodammo in un angolino tranquillo della tenda veranda e, mentre aspettavamo il ...