"prove tecniche di "trasgressione" 3
Data: 28/09/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... compiaciuto, gratificato, voleva che trovassi qualcuno ed io ce l'avrei messa tutta... contento lui?
L'abito non fa il monaco? Forse, ma sicuramente qualcosa farà.
Dal custode del parcheggio, dove di solito lascio la mia auto, al portiere dello stabile dove è ubicato il mio ufficio, per poi continuare con i tre o quattro colleghi che incrociai, non mi ero mai sentita tanto osservata e, mentre entravo nel mio studiolo, una mano mi si posò sul braccio:
"No, fermati, fatti guardare - era Giorgia, la solita impicciona - Ho notato che, da qualche giorno, sei cambiata; ti si legge nello sguardo, ma una trasformazione così repentina non me la sarei proprio aspettata. C'è qualcosa che dovrei sapere e che ancora non so? Sono qua per dispensare consigli e risolvere problemi"
Abbassai lo sguardo, in effetti avevo proprio voglia di parlare con lei.
" Non sparire, vado dal capo e poi..." le dissi.
"Sono nei paraggi, un fischio e ci imboschiamo" e si allontanò subito dopo avermi di nuovo esaminata da capo a piedi.
Anche il mio direttore, mi guardò stupito ma, allo stesso tempo, ammirato; non disse nulla ed affrontò subito l'argomento lavoro.
Mi trattenni nel suo ufficio un po' più del solito e mi fiondai subito nel mio, per cominciare ad evadere la pratica affidatami.
Stranamente Giorgia non era ancora apparsa all'appello. Evidentemente pure a lei era stata affidata qualche pratica urgente da sbrigare e, ad onor del vero, seppur in apparenza molto farfallona, ...
... lei sul lavoro era competente ed affidabile.
Ci ritrovammo, comunque, alle dieci al bar, per la pausa caffè.
"Allora - tirandomi in disparte - mi dici come posso aiutarti"?
"Vieni nel mio ufficio e ne parliamo" risposi, mentre qualche collega, anch'egli intrigato dal mio modo d'essere quel giorno, guardava con concupiscenza.
"Guarda quello... ti sta spogliando con gli occhi, dai allontaniamoci" e mi prese per mano.
Ancora la pausa non era finita e scappammo via per rifugiarci nel mio ufficio.
"Chiudi la porta a chiave" le dissi avvicinandomi alla scrivania e, senza tanti preamboli, mi alzai la gonna e piegandomi in avanti mi sfilai il tanga.
"Anche tu? - disse vedendo il plug nel culo - allora ti sei trovato pure tu un...."
Non ebbe il coraggio di dire "amante".
"Non ancora, mi aiuti a cercarlo?" chiesi quasi supplicando.
"E Gennaro, il tuo amore?"
"E' lui che lo vuole!"
Spiegai per sommi capi quello che ci stava succedendo, e lei, incredula, ascoltò il tutto senza mai interrompere.
"Allora da oggi, a pranzo, abbandona la tua rosticceria, frequentata solo da sfigati e vieni con me, senza preoccuparti di niente".
Mi rialzai le mutandine e mi abbassai la gonna, mentre lei si avviò alla porta e, voltandosi, tenne a precisare:
"Alle tredici in punto nell'androne, ok? e scomparve chiudendosi l'uscio alle spalle.
Prima di mezzogiorno mi chiamò pure Maria: si era fatta mettere nel turno del pomeriggio, più tranquillo e, se possibile, ...