"prove tecniche di "trasgressione" 3
Data: 28/09/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... mostrare all'ignoto spettatore anche il nero del mio tanga.
La manovra ebbe il suo effetto: oltre agli occhi sgranati, si stava affogando con l'ultimo sorso di birra, che gli andò di traverso.
Non mollai e, mentre mangiavo la pizza e parlavamo tra noi tre, non mancavo di lanciare, di tanto in tanto, uno sguardo al mio interessato ammiratore.
Fu Giorgia ad aggirare l'ostacolo.
"Camilla hai fatto colpo, guarda come ti scruta quello alla tua destra".
Mi girai facendo finta di non averlo notato.
"Lo conosci?" chiesi rivolgendomi a Giorgia.
"No - rispose - e tu?" deviò la richiesta ad Andrea.
"Si chiama Tullio; è un collega del meccanografico, brava persona, dicono; io, per lavoro lo frequento poco, ma se vuoi - questa volta rivolto solo a me - lo chiamo e te lo presento".
Morivo dalla voglia di dire sì, ma preferii non sbilanciarmi troppo, non potevo dimostrarmi troppo sfacciata e soprattutto allupata.
Forse intuendo il mio disagio, non insistette e finimmo la nostra colazione con un caffè, che prendemmo in piedi proprio accanto al mio "corteggiatore".
Questa volta avvertii davvero l'insistenza dei suoi occhi su di me; mi sentii guardata e desiderata, mentre uno strano movimento nello stomaco e poi, un po' più giù, mi fece muovere qualcosa nella pancia. Anche il buchino di dietro fu coinvolto e il suo stringersi attorno al plug, mi stava facendo venir meno.
"Scusate, torno subito" sussurrai e mi allontanai verso il bagno.
Mi chiusi dentro ...
... e, alzatami la gonna, feci scendere la mia mutandina a mezza coscia.
Mi sfilai il plug dal culo, facendo rilassare completamente il mio sfintere.
Lo sistemai in un fazzolettino di carta e poi lo riposi in borsa. Uscii dal gabinetto e, mentre mi lavavo le mani, lo vidi.
Mi aveva seguito e mi stava aspettando sull'uscio dei bagni degli uomini.
"Signora, vorrei avere il piacere di averla domani a pranzo con me" lo disse tutto d'un fiato e, senza aspettare la risposta, mi diede un bigliettino che, senza troppo pensarci su, presi. Si allontanò velocemente e uscì dal locale, salutando solo il cameriere che gli stava aprendo la porta.
Ero rossa in viso e se ne accorsero. Comunque, presi il caffè, ormai freddo e, salutato Andrea, io e Giorgia uscimmo dalla tavola calda.
Percorremmo una trentina di metri e, appena svoltammo nella traversa laterale, Giorgia mi chiese:
"Allora?"
Tirai dalla tasca il foglietto e glielo porsi.
"Che c'è scritto?" chiesi, non avendolo ancora letto.
"Tullio e il suo numero di telefono: se ti piace, hai fatto bingo"
Ripresi il biglietto e, a passo svelto, ritornammo in ufficio.
Mi sedetti alla scrivania e mi presi la testa fra le mani.
Che mi sta succedendo? Non facevo altro che ripetermi.
Gennaro stava scomparendo dalla mia mente; poteva uno sconosciuto procurarmi tanta eccitazione? Mi alzai e mi rifugiai in bagno.
Provai a bagnarmi le tempie e la fronte con acqua fredda, ma il calore che tenevo dentro non riusciva ...