1. Elena la Troia


    Data: 27/09/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Tradimenti Autore: ClaudXXX, Fonte: RaccontiMilu

    ... maniaci, ma ancora una volta si sbagliava. John la preparò sul comodino vicino al letto e le spiegò cosa doveva fare. Elena non riusciva credere a quello che aveva udito. “Ma perché cosi tanta violenza, il vostro padrone non è già contento di quello che ho fatto?”, furono le parole che piangendo, Elena rivolse ai due. Ric le si avvicinò, si sedette con lei sul letto e le accarezzò i capelli e le guance. “Vedi Elena, noi non abbiamo padroni, ma mandanti, che è diverso!” e quindi la strattonò a se per i capelli, facendole partire un piccolo strillo. “Tu hai giocato con la persona sbagliata e lui ora vuole questo; o lo fai o ti spara John, dritto nell’occhio e senza toglierti gli occhiali. A quel punto il tuo cervello sarà sui muri ed il tuo volto sfigurato. Farai per bene quello che ti abbiamo detto o dobbiamo chiudere qui la faccenda?”, quindi le mollò i capelli e con i suo amico si misero a guardarla. “Forse tu non tieni cosi tanto alla tua vita di merda! Facciamo cosi, se tra 30 secondi non mi avrai risposto, chiamerò per la tua nipotina Sofia: trattamento speciale!”, quindi prese a guardare l’orologio ed estrasse un telefono e comincio a scorrere sulla rubrica. Elena non poteva permettere che facessero del male a quella creatura innocente di soli 12 anni. Cedette all’ennesima umiliazione: “lo farò!”, furono le parole che disse. “Si, ma, devi farlo bene, perché riprenderemo e se sbaglierai non sarai più avvisata, chiamerò! Intesi?”; Elena fece cenno con la testa di ...
    ... assenso. Ric e John si misero dietro la telecamera e fecero mettere nuda ed in ginocchio, di lato al comodino Elena. Li c’erano due strisce di cocaina prepara e una banconota arrotolata. “Puttana sei pronta? Si va in scena: come da copione!”. A quel punto Elena cerco di darsi il miglior dei suoi atteggiamenti, doveva recitare al meglio o sapeva che sarebbe successo l’irreparabile a Sofia. Trasformò nuovamente il suo viso in cerbiatta in calore e guardando in camera disse: “Che cosa c’è di meglio di una buona tirata di coca prima di una scopata?”, era convincente, sensuale e non venne interrotta. A questo punto, secondo le disposizioni che le erano state date, sniffò la cocaina, prima una riga e poi l’altra; poi come se fosse un’esperta, sbatté la banconota e con il dito raccolse i residui che si passò in bocca. “Ma è veramente buona! Mamma mia che botta! Però ora ho la bocca amara…mmm…vediamo come si può fare”, quindi si mise due dita nella figa e cominciò a farsi un ditalino, estrasse le dita bagnate dai suoi umori e le leccò; “Ecco, ora ho la bocca dolce”, e tirò su col naso, per far scendere gli ultimi residui di coca. Sempre seguendo il copione, John, che faceva la voce fuori campo, disse: “Elena, tesoro, sei una gran puttana, lo sai”, il tutto con tono da amante infoiato: “Ma come fai ad avere tutta questa coca? Non te la regalano mica!”; a questo punto dovette rientrare nei panni che non erano i suoi, o forse lo erano e lei si sforzava di non volerlo accettare ed esclamò: “Ma ...
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