1. Elena la Troia


    Data: 27/09/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Tradimenti Autore: ClaudXXX, Fonte: RaccontiMilu

    ... di nulla. John abbandonò la telecamere e prese per i capelli Elena, tirando giù dal letto e trascinandola per il corridoio verso il bagno. La buttò letteralmente dentro la doccia e le intimò di lavarsi bene e velocemente. Elena sentiva l’acqua come qualcosa che per la prima volta la stava davvero lavando, ma non fu una doccia in tranquillità, come era abituata a fare, dopo pochi attimi, venne tirata fuori per un braccio e le venne buttato un asciugamento per asciugarsi. “Muoviti e poi vai a mettere il pigiama che abbiamo preparato di la in camera; ricorda che noi non ci siamo, non fare scherzi perché ti terremo costantemente d’occhio. Abbiamo messo telecamere nascoste in tutto l’appartamento. La prima cazzata che fai, siete due cagne morte!”, quindi le spiegò la scena che doveva recitare. Elena sbiancò, non poteva fare una cosa del genere, non lo aveva mai fatto, il solo pensiero la schifava, ma John prese il telefono e chiamò; Elena si mise a piangere. “Artur, John, sei pronto a farti la bambina? Mi raccomando, falle male prima di spararle e se riesci non farla morire sul colpo. Quando arrivano i genitori a vedere cosa sta succedendo, spara anche a loro, prima a lui, ma senza ucciderlo subito, deve vedere bene e se vuoi divertiti pure anche con la madre prima di ucciderla”; “No no…ti prego, no…farò tutto quello che vuoi”, furono le parole di Elena. “Artur, aspetta un attimo ancora dai. Porta pazienza, non è ancora il tuo momento!” E chiuse il telefono. “Brava puttana…però ...
    ... devo sempre convincerti e questo mi sta scocciando. La prossima cazzata che fai, sparo a tua cognata davanti a te! Vedi di recitare bene la tua parte, perché verrà ripresa e se sbagli, allora vorrà dire che Olga non ci serve più. Intesi?” Ovviamente Elena fece cenno di aver capito. Nei minuti che passarono prima dell’arrivo di Olga, Elena era in cucina, con il pigiama fatto indossare da Ric e John. Si trattava di un pantaloncino culottes in raso rosso scuso e di una canottiera a spalline fini, dello stesso colore. Ovviamente senza intimo sotto. Cercava di capire chi potesse essere, dei suoi amanti, ad aver architettato una cosa del genere; chi sapeva cosi tanto sulla sua famiglia, o meglio, con chi si era cosi tanto confidata? Nei pensieri, restrinse la rosa a 3 persone, ma alla fine della fiera, sapere chi era stato, in quel momento, non la tirava fuori dai guai. “Spero almeno che vi abbiamo pagato bene per questo lavoretto!”, esclamò ad un certo punto, rompendo il silenzio che si era creato. “Vedi cara troietta, noi non siamo soliti fare queste cose; Ric si diletta per hobby nelle riprese, foto e tutto il resto, ma in realtà, sia io che lui, siamo due killer su commissione. Ci pagano per uccidere la gente. Questo lavoro, quando ci è stato proposto, con queste sfumature diverse, ci ha subito incuriosito: che ti devo dire, forse la voglia di cambiare un po’. Non arrivare sempre nel buio, eseguire e dileguarsi. Quindi alla fine, si…abbiamo preso bene, ma devo dirti che la cosa ...
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