1. La ruota della vita


    Data: 03/02/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... il lavoro, perché mi piace, mi fa sentire realizzata e potente; un venti o trenta per cento è per il ruolo di mamma, perché so che nostro figlio ha in te il padre e la madre, il mentore e l’amico; ha bisogno solo un poco di me, ma lo amo profondamente e non lo trascuro; forse è a te che non mi dedico abbastanza, perché ti lascio solo un dieci o venti per cento delle mie energie.
    
    Ma non puoi negare che ci amiamo ancora come la prima volta, che scopiamo abbastanza spesso e con lo stesso entusiasmo di sempre; se ti senti messo da parte, ti prego di avvisarmi; se è di fanciullesco amore entusiasta che hai bisogno, non sono la stronza che te ne fa una colpa; io non ho nemmeno il tempo di pensare di tradirti; non c’è niente o nessuno che mi possa coinvolgere come fai tu.
    
    Se invece tu hai bisogno di sbrigliare la fantasia con altre, ti chiedo solo di non lasciarmi o, almeno, di avvertirmi per tempo, prima di farlo; verrei ad ammazzarti con le mie mani, se mi abbandonassi come hai fatto con Samantha; preferisco mille volte sapere, possibilmente da te direttamente, che esci con altre, che te le porti a cena, a ballare, dove cazzo vuoi e che te le scopi alla grande, come sai fare solo tu. Ti perdonerei tutto e pretenderei comunque di essere scopata ogni volta che ne avessi voglia.”
    
    “Va bene, amore; non so se avrò voglia di assaggiare altre fighe e, sinceramente, cercherò sempre di cancellare quel prurito; spero solo che l’intenso attivismo non ti porti a trascurare anche ...
    ... Vittorio; io posso pazientare, perché sai che reggo molto; nel caso, posso prendermi qualche boccata alternativa con altre donne, ma non ti mollo; il bambino soffrirebbe troppo la mancanza dell’amore materno.”
    
    “Amore, patti chiari; ci ameremo sempre; tu hai diritto di scopata fuori, se ti prende il prurito; io ho il dovere di essere la madre chioccia e l’amante imperturbabile dell’uomo migliore del mondo. Ti amo, sappi, e adoro nostro figlio.”
    
    Intanto si era lanciata in spericolate avventure industriali; scalate, accordi, collaborazioni, jont venture e tutto il repertorio di iniziative, alcune giudicate ardite dai competenti, la videro al centro di un successo mai visto prima; per garanzia sua e mia, mi trovavo ad essere Presidente onorario di varie società, ruolo rappresentativo e senza compenso; in un documento privato, risultava chiaro che il capitale dell’associazione creata da lei intorno al programma di mia invenzione era di nostro figlio e mio.
    
    Vittorio andava per i sei anni, quando ci trovammo a dover tornare nella città d’origine per un’acquisizione che Daniela aveva realizzato con la collaborazione di una multinazionale francese; dopo esserci sistemati in albergo, le chiesi di visitare qualche luogo della nostra giovinezza, primo fra tutto il ‘nostro’ bar, quello che al tempo era base di lussuria per Samantha; capì che volevo sfidare la sorte e incontrare la mia ex moglie; ci andammo.
    
    Daniela scese col bambino davanti al locale mentre io facevo qualche giro ...
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