La ruota della vita
Data: 03/02/2018,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
“Vedi, cornuto senza palle, questo mandingo bellissimo è il mio cazzo stasera; io me lo gusto e ti lascio a giocare con le tue ricerche del cazzo; non so proprio cosa ci trovi a consumarti gli occhi su quello stupido schermo; ormai è un anno che mi hai costretto a riempirti di corna; questo bull stasera ti farà capire cosa serve a una donna vera e passionale … “
Non riuscivo a capire cosa volesse Samantha dal nostro matrimonio; l’avevo sposata ventenne e per tre anni eravamo andati d’amore e d’accordo; la scopavo volentieri e spesso, tre o quattro volte a settimana; col mio lavoro da tecnico in fabbrica e il suo da cassiera in un supermercato, mi sembrava sufficiente, per due persone che per otto ore erano vincolate al dovere di portare a casa la pagnotta; di colpo, aveva cominciato a lamentarsi perché di sera mi dedicavo al computer.
Lei non capiva niente del mio lavoro e pretendeva addirittura che la scopassi due o tre volte al giorno; eppure avevo da offrirle un gran bel cazzo, di cui si era vantata spesso tra le amiche e le compagne di lavoro; e non era certamente monotono il mio modo di scoparla in tutti i buchi, in tutti i modi, in ogni situazione; di colpo, un paio d’anni prima, si era lamentata che non la scopassi abbastanza, che preferissi le mie ricerche sul computer alla sua bella figa.
Non tentai neppure di spiegarle, perché si rifiutava di parlarne, che stavo cercando di mettere a punto una nuova app che, utilissima su ogni apparecchio, mi poteva ...
... portare una fortuna da farci ricchi; per tutta risposta, cominciò a sbizzarrirsi coi maschi che capitavano, al bar, in fabbrica, in alberghetti e b & b nei dintorni della città; la nomea di cornuto ormai mi apparteneva inevitabile e meditavo di ripagarla con durezza.
L’ultima umiliazione era quella scopata in cui mi voleva cuckold; per questo, si era portata a casa un nero molto prestante, sul metro e novanta, molto muscoloso e, come scoprii dopo, con un cazzo davvero notevole, sui ventidue centimetri, con uno spessore da piccola lattina; me li ero trovati davanti mentre ero immerso nelle mie ricerche ormai ad un punto decisivo; dopo un attimo di smarrimento, pensai di ignorare lei e il suo caprone occupandomi di me.
Non contenta di farmi le corna, né di essersi portata a casa lo stallone per farsi sfondare, decise che dovevo stare a guardare; per questo, si sedettero sul divano, proprio di fronte a me, e diedero il via alla loro performance accompagnata da commenti triviali, improperi e volgarità di ogni genere; lo spogliarello fu un esempio di brillantezza della zoccola; indossava un perizoma minimo, un reggiseno trasparente e, sopra, una minigonna ed un top.
Sfilò la mini e la calciò verso il computer; l’indumento non lo raggiunse e si fermò sul tavolo; danzando come se desse uno spettacolo di burlesque senza musica, si muoveva con lussuriosi gesti da vacca esibendo le tette che aveva grosse e carnose e il culo di cui andava orgogliosa per il disegno perfetto e la curva ...