1. Il segreto del miliardario - 1


    Data: 19/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: sposato40, Fonte: Annunci69

    ... per aria un’onda di sperma, schizzo dopo schizzo, solo con i suoi movimenti, una decina di bordate di sperma che mi finirono sul collo e sulla faccia, mentre lui non smetteva di spingere e muovere quel grosso dito dentro di me, sghignazzando e grugnendo di piacere nel vedermi godere in un modo così dirompente.
    
    Ansimavo, come un animale ferito, appena sfuggito dal suo predatore, mentre il mio buco del culo si era stretto così tanto attorno al suo dito che lo sentii millimetro dopo millimetro sgusciar fuori, con la prostata che ancora supplicava pietà, e la faccia coperta di sborra.
    
    “Complimenti!” disse, esaltato, alla fine del mio spettacolino, aiutandomi a tornare in una posizione più normale e comoda.
    
    “Colpa tua, dove hai imparato quel giochino?”
    
    “Me l’ha insegnato un’amica, mentre lo faceva a suo marito”
    
    “Ah, però!” gli risposi, ed entrambi scoppiammo a ridere, “E io? Niente sperma per me?”
    
    Sorrise, alzandosi dal lettino, dov’era seduto al mio fianco, toccandosi quel pacco mostruosamente gonfio, dirompente, e guardandomi con la lingua che si mostrava appena fra quelle labbra ancora gonfie.
    
    “Avevo pensato di tenerlo come sorpresa per la tua prima sera alla villa, ma sinceramente sono sei ore che ho i coglioni che stanno per scoppiare!” disse, poi con entrambe le mani circondò quella patta gonfia, facendo dondolare quel grosso palo di carne e quei coglioni, che un elefante, se li avesse visti, si sarebbe intimorito scappando.
    
    Mi leccai le labbra, ...
    ... davanti quella visione, poi lo guardai avvicinarsi, mettersi bene dritto con le spalle, allargando le gambe, e prima lanciò la cravatta dietro la schiena, poi abbassò lentamente la zip dei pantaloni, lasciando la patta socchiusa, poi slacciò la cintura di pelle, sfilandola dai pantaloni del tutto e lanciandola dietro di sé, e finalmente fece uscire quel maledetto bottone dal suo occhiello, e i due lembi dei pantaloni si allargarono, lasciandomi intravedere qualcosa sotto la camicia, ma si fermò, infilando le mani in tasca.
    
    “Accomodati, sai quel che devi fare, no?”
    
    Sorrisi, avvicinandomi, e con le mani mi feci spazio, liberando finalmente quello che credo sia stato il cazzo più grande, lungo e grosso che avessi mai visto fino a quel momento, ancora più del mio, e quei coglioni, enormi, mostruosi, che mi lasciarono a dir poco esterrefatto.
    
    Quella mazza enorme puntava dritta verso di me, con la grossa cappella tonda, coperta quasi del tutto dal prepuzio che voltava leggermente verso l’alto, già umida e bagnata, mentre lo scroto era sodo, sollevato contro quel pisellone che non lasciai da solo a lungo, ma che subito mi infilai in bocca, senza toccarlo, solo usando le labbra, la lingua e il mio risucchio potente, sforzandomi di ingoiarlo subito del tutto, e avanzai con le labbra, imboccandolo poco alla volta, assaporandone l’odore, il calore, la consistenza, e riuscendo a sentire quelle grosse vene pulsare sulle labbra e sulla lingua, mentre premevo il naso sul suo pube, ...
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