1. Godere nella vergogna xvii


    Data: 18/09/2023, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... movimenti. Mi trascinò il viso vicino al suo, cercò di nuovo la mia bocca e senza ribellarmi mi lasciai baciare ancora una volta. Ero sua, non la sua donna, ma la sua puttana. Senza più ritegno mi abbandonavo a quella libidine. Sentii le sue mani che mi fecero allargare ancora di più le gambe lungo il suo corpo, mi spinse ad accovacciarmi su di lui e un attimo dopo sentii le sue mani sulle mie natiche, stringerle con decisione e senza delicatezza, allargarle e subito dopo un’altra mano, forse di uno degli altri due, accarezzare il solco tra le natiche. Le labbra dell’uomo dietro di me si appoggiarono sulla mia natica e mi baciarono un gluteo. Mi sentii morire in balia di quei due. Improvvisamente un dolore intenso mi scosse, mi aveva morso, ma prima ancora che potessi reagire iniziò a massaggiarmi il buchetto aumentando il mio piacere. Quando smise avvicinò il suo volto al mio fondo schiena, aspettai ancora il dolore di un altro morso, ma sentii qualcosa colarmi sulla pelle. Mi stava sputando addosso e percepii le sue dita spingersi nell’ano giocando con la saliva.
    
    Che vergogna! Cosa stavo diventando?
    
    Spinse le dita vicino al buchetto che avevo sempre rifiutato a mio marito. Iniziò lentamente a violarlo. Gemetti per il dolore anche se le dita erano inumidite dalla sua saliva. Sentii molto male e fastidio ma l’eccitazione saliva sempre più fino a quando sentii un membro durissimo puntare lo sfintere. Ebbi paura di quell’altra penetrazione ma l’eccitazione era troppo ...
    ... forte. Era una sensazione che non avevo mai provato, una sensazione incredibile. Capii quello che mi stava succedendo ed ebbi paura, ma non lo rifiutai, anzi mi fermai per assecondare quella seconda e contemporanea penetrazione.
    
    Per quanto quella pratica fosse sconvolgente e lontana da ogni mio desiderio sessuale, in quel momento lo volevo e lo desideravo intensamente.
    
    Lo sentii entrare in me lentamente e con decisione. Mi faceva male ma non volli respingerlo, era doloroso ma intenso ed eccitante. Ero nelle loro mani completamente accondiscendente.
    
    Poi iniziarono a muoversi dentro di me, con decisione, con intensità, insieme e profondamente. Sentii i loro sessi quasi toccarsi dentro di me, li sentii penetrarmi fino in fondo, sentivo tutta la loro lunghezza e ne fui sconvolta.
    
    Forse urlai, non lo ricordo, di certo ero presa da un vortice con sensazioni differenti e opposte: dolore, piacere, vergogna, un misto sconosciuto ma intenso.
    
    Assecondavo le loro spinte e attimo dopo attimo mi rendevo conto che ora anche gli ultimi limiti erano spariti. Ero completamente piena, nella vagina e nell’ano. Sentivo la testa girarmi. Credevo di essere arrivata al massimo, ma non fu così.
    
    Il terzo nero mi accarezzò il volto e sentii il suo sesso accarezzarmi prima le guance e poi le labbra. Mi sembrava di impazzire e, vogliosamente, spalancai la bocca accogliendolo tra le labbra. Era molto grosso e quasi mi soffocava ma io assecondai i suoi movimenti con passione, pronta a donare ...
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