Quarantena con i miei coinquilini (3)
Data: 15/09/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: asian_boy, Fonte: Annunci69
... visto che l’unica cosa che sapevo era il suo nome.
Ma da come guardava il suo amico Marco capii che forse a J potessero piacere i ragazzi, magari alti ed atletici come Marco. Fu così che in due anni mi impegnai alla grande a perdere peso e a praticare più sport possibili per poi impressionare un giorno J. nel caso in cui lo avessi rivisto.
Trasferitomi a Milano trovai un appartamento da condividere con altri due ragazzi, uno della mia età, poco più giovane di qualche mese ed uno che ha più di trent’anni. Non ci siamo mai parlati tanto in casa, ma la nostra era una convivenza fortunatamente pacifica. Tutto cambiò con l’arrivo del quarto coinquilino, ed indovinate chi poteva essere?
Esatto, l’amore della mia vita avrebbe vissuto con me, nella stessa casa sotto lo stesso tetto. Cambiò l’umore di tutti e incominciammo ad essere tutti più amici e socievoli fra di noi.
Mi accorsi però, che a volte il coinquilino più adulto toccava troppo spesso J. e ciò mi rese davvero geloso! Anche l’altro ragazzo, anche se trattava male J., in stanza con me non faceva altro che parlare di lui! Più volte l’avevo persino sorpreso a fargli delle foto! Entrambi fortunatamente erano fidanzati e quindi non mi allarmai più di tanto.
Più volte avrei voluto dirgli quanto mi piacesse e restituirgli la maglietta, ma non avevo mai trovato il coraggio di farlo. Lo invitavo sempre con me a correre o a provare i miei frullati pur di passare del tempo con lui. Ed io mi sentivo felice, lui per me ...
... era un ragazzo fantastico!
Verso Febbraio però ricevetti una chiamata dai miei, di tornare subito in Corea per dei problemi con il negozio a causa del coronavirus.
Partii immediatamente e cercai di aiutargli il più possibile. Dalla televisione però vidi che la situazione in Italia stava diventando sempre più grave, tanto da farmi preoccupare per J..
Poi ricevetti una chiamata da lui, una di quelle che ti cambiano la vita.
Mi raccontò che avesse fatto qualcosa di sessuale con gli altri due coinquilini e che uno gli si era persino dichiarato. Ciò mi fece incazzare ma dovetti rimanere calmo, come ho sempre fatto. Era forse arrivato il momento di dichiararmi?
Sfortunatamente, quando trovai il coraggio di farlo, abbassò all’improvviso la telefonata, cosa che mi fece imbestialire. Avevo ritrovato l’amore della mia vita e qualcuno lo stava per portare via da me. Chiamai l’ambasciata italiana in Corea per chiedere se c’erano voli diretti a Milano. Mi dissero che ci sarebbe stato un volo quella notte che aiutava gli italiani in Corea a tornare a Milano o avrei dovuto aspettare un’altra settimana. Presi il volo e partii. Feci scalo a Doha e li provai a richiamarlo, più e più volte, ma non rispondeva. Gli mandai un messaggio di chiamarmi il prima possibile. Niente.
Il volo e tutto ci misero un paio di ore più del previsto per i vari controlli della temperatura e tutte le dichiarazioni che dovevamo firmare in aeroporto e sull’aereo.
Arrivato a Milano presi un taxi e ...