Quarantena con i miei coinquilini (3)
Data: 15/09/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: asian_boy, Fonte: Annunci69
... Chi poteva mai essere? Aiuto!!!
SECONDA PARTE
Mi chiamo Kim, sono un ragazzo metà coreano e metà italiano. Sono al primo anno di università e studio Scienze Motorie.
Sono alto un metro e ottanta e ho delle spalle larghe a causa del nuoto. Adoro lo sport, soprattutto da quando alla fine della terza liceo mi sono dovuto trasferire nella Corea del Sud. I miei genitori hanno aperto un piccolo supermercato a Seul e per questo qualche anno fa ci siamo dovuti trasferire lì.
Appena finito le superiori ho deciso di trasferirmi di nuovo a Milano per ritrovare la persona di cui mi ero perdutamente innamorato al liceo.
Vi sembrerà un motivo stupido, futile, ma quella persona cambiò totalmente la mia vita.
Può sembrarvi strano, ma quando io iniziai le superiori ero un grandissimo sfigato. Ero obeso e portavo i tipici occhiali da secchione. Ero vittima di parecchi bulli, ed ogni giorno qualcuno era sempre pronto a farmi scherzi di ogni genere. Ma il mio liceo era il migliore di Milano e i miei genitori si aspettavano grandi cose da me.
In terza incontrai l’amore della mia vita. Era forse Aprile, e come al solito in cortile ero stato vittima di alcuni gavettoni da parte di alcuni ragazzi più grandi.
Tutti i ragazzi e le ragazze ridevano di me, mi vergognavo da morire ed ero sul punto di piangere. Onestamente non sapevo a come reagire.
-Ma non vi vergognate a prendervela con un solo ragazzo? Se ve la prendete con lui ve la dovete prendere anche con me!- disse un ...
... ragazzino piccolino e magrolino. Sembrava essere asiatico anche lui.
-E anche con me-. Disse un altro ragazzo biondo dagli occhi azzurri. Era Marco! Uno dei ragazzi più popolari della scuola!
-E ovviamente anche con me!- Si intromise un terzo ragazzo, moro, occhi verdi e con un volto ricoperto da lentiggini. Se non sbaglio si chiamava Fil, anche lui era molto popolare.
I bulletti chiesero scusa a Marco e a Fil, e così anche gli altri ragazzi che ridevano, e se ne tornarono in classe.
-Stai bene? Sei tutto bagnato cavolo... Ho una maglietta extra qui con me. Oggi è il compleanno di mio padre e l’avevo comprata per lui ma sembra che tu ne abbia più bisogno! Basta che poi me la restituisci ok?.- mi disse il ragazzo asiatico.
Sembrava un ragazzino normalissimo, quasi anomalo rispetto agli altri due. Eppure si era fatto avanti per proteggermi. Mi sorrise e ciò mi fece battere forte il cuore.
Mi innamorai all’istante, fu un colpo di fulmine. Non sapevo nemmeno di essere gay all’epoca, ma con lui fu diverso.
-Dai andiamo J.! O faremo tardi a lezione- disse Marco.
-Si andiamo! Se se la prendono ancora con te diccelo! Non andiamo in 3C! Sta attento e non ti scordare della maglietta mi raccomando!-
Quella fu la prima ed ultima volta che ci incontrammo. I miei dovettero partire all’improvviso per il negozio in Corea e mi portarono con loro. Non riuscii mai a restituire quella maglietta al ragazzino che si chiamava J. e non riuscii nemmeno a trovarlo su Facebook ...