Pericolosi capricci 2 - Racconti Erotici

Pericolosi capricci 2

Non ha esitazioni, la donna; appena Alfredo le comunica che è successo quel che sospetta, decide di non fare niente di avventato; il doppio scandalo, con le conseguenti separazioni e forse le cause in tribunale per l’opposizione di ‘qualche imbecille’ farebbe molto male ad entrambi, persone pubbliche e, quindi, nel mirino del pettegolezzo anche pericoloso; molto meglio rendere pan per focaccia e darle quell’amore che sognava da anni.

In un attimo, realizzano che lo studio legale di lui può trasformarsi, senza modifiche, in alcova, anche durante le ore di apertura al pubblico, essendo dotato di uno spazio privato ben chiuso; l’unica possibile testimone, la segretaria privata, non rivelerebbe mai un ‘segreto’ del suo capo; qualche giorno dopo che ci siamo incontrati la prima volta io e Angelo, sua moglie, dopo l’ufficio, va da mio marito.

Con la calma e il buonsenso che è la caratteristica prima dei due, ci avvertono che si sarebbero trattenuti per carichi di lavoro imprevisti; la scusa regge più volte, nel tempo, soprattutto perché, nella nostra presunzione, una relazione tra i due non può esserci; quindi scivolano come naturali molti viaggi di lei e di lui che nessuno nota coincidenti, e i due passano fine settimana d’incanto lontano da noi.

Il retro dello studio è veramente perfetto; Miriam, che non lo conosce, ne rimane incantata, quando vede il divano trasformato in letto e scopre che alcune scaffalature sono armadi; con delicata ammirazione guarda il ...

... fornellino nell’angolo cottura, il frigo ed il bagno che ospita anche una doccia limitata ma funzionante; il primo bacio che si scambiano, finalmente!, nasce da quella sorpresa, oltre che da una voglia matta di amarsi.

Mio marito non è mai stato capace di un gesto meno che dolcemente amoroso; con Miriam è perfino più delicato; le labbra si accostano quasi a stampo, le lingue sembrano bussare delicatamente alle labbra, prima di entrare a strappare piacere da tutta la cavità orale; ma l’amore che Alfredo sa dare muove le viscere con la dolcezza; lei che aspetta solo quelle emozioni non ha bisogno di altro; in un attimo, i corpi sono fusi nell’amore e nel piacere.

L’istinto primo e dominante è sentire il corpo amato e desiderato dell’altro; dopo tantissimi anni, Alfredo afferra la donna amata con una grinta che non ricorda di avere provato se non le prime volte con me; la bacia divorandola con un desiderio che gli brucia le facoltà razionali; le mani corrono sul corpo quasi senza sapere cosa stiano toccando; percorre volto, seni, fianchi, ventre, pube, cosce con una voglia quasi animalesca.

Lei risponde con lo stesso entusiasmo, con una fame quasi cannibalesca del corpo del maschio; non si danno affatto il tempo e l’agio per spogliare e lasciarsi spogliare; le mani corrono all’impazzata a toccare, assaporare tutto quello che capita; la bocca bacia e lecca ogni fibra che può raggiungere, quasi a verificare la chimica del sapore; il sesso di lui si gonfia contro il ventre, quasi ...