Oltraggiosa, Sonia - Racconti Erotici

Oltraggiosa, Sonia

... fascia che mi cingeva i pantaloni e, dopo averli chiamati a me, sventolando un po’ di euro per ricompensarli riesco a veder zampillare dalla loro gola tre fiotti di sangue. Lo immaginavi, lo avrei fatto, nei nostri viaggi onirici o reali nessun comportamento è escluso. Vedere tra cadaveri a terra nel sangue ti eccita al punto che, ormai distrutta, senza perizoma, graffiata ed oltraggiata riveli tutta la tua nobiltà. Ti avvicini ai cadaveri e dalle loro gole bevi un po’ del loro sangue. Coperta dal sudore delle loro mani restituisci loro la crudeltà pisciando su un cadavere. Riesci a pisciargli in bocca tutto, mentre quel tizio sta per oltrepassare l’ultimo confine della sua vita.

In quel momento ho capito che avresti trasformato ogni mia angoscia in un momento di estasi e non ci saremmo mai lasciati. Mi amavi in quel modo silenzioso, oscuro, lunare ed avresti giustificato come necessario ogni mio atto. La tua purezza consisteva nel mostrarti a me sempre come una bambina da proteggere. Dopo aver compiuto il tuo rituale ti ho presa tra le mia braccia e ti ho coccolato. La tua bellezza, sbattuta per strada ed oltraggiata, sarebbe diventata la tua oscenità abbacinante di gloria per l’amore che attraversa gli Oceani e che conservo per te.

“Portami dove sai, non facciamo aspettare la sorellina.” Fu l’ordine di Sonia che non era ancora sazia. Il tempo di uno squillo col telefonino e andiamo a casa dell’adorabile sorellina.

Il tempo di arrivare a casa di Claudia che Sonia ...

... adottò il suo comportamento da mistress nei confronti della sorellina, Claudia. A me ordinò di sbatterla sul suo letto e di scoparla subito mentre lei osservava il corpicino di quella bella brunetta riccioluta che era Claudia ma, visto che doveva essere una serata indimenticabile, da una stanza del lussuoso appartamento di Sonia apparve un’altra brunetta,nuda, solo con slip neri ed autoreggenti che ci stava osservando. Era la mia adorata Elenina, mia moglie. Non ebbi il tempo di dirle nulla che Elena si avvicinà e mi baciò su una guancia facendomi capire che avrebbe partecipato volentieri al gioco organizzato da Sonia.

Con Claudia non riuscii a resistere, inondandole la fica con una razione enorme di sperma che scaricai voluttuosamente e copiosamente nel suo capace antro. Feci scivolare il pene indietro e Claudia cercò immediatamente di sostituirlo con la sua mano, la cognatina era lì sotto i nostri occhi e chiedeva ancora di godere. Mentre Claudia si masturbava, la mano di mia moglie si unì alla sua ed a due mani continuarono quell’opera maestosa.

Non potevo chiedere di più per essere di nuovo in tiro, alla pecorina introdussi il pene nella fica bollente e sbrodolante di Claudia mentre chinava la bocca sulla fica di Sonia che le si era avvicinata. Schizzinosa, Claudia non aveva il coraggio di leccarla ma trovai il modo di costringerla: le tolsi il pene dalla fica ripromettendoglielo solo se avesse succhiato tutto il mio nettare depositato nella sorca della sorella. In ...