Amanti
Data: 19/08/2023,
Categorie:
Racconti Erotici,
Etero
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... indosso una vestaglia chiara, e un porta abiti con appesi svariati capi di biancheria intima, perlopiù neri, ricamati, di seta trasparente, cose molto raffinate e probabilmente costose. Si tolse la vestaglia e sotto era completamente nuda. Mi fissava dritta negli occhi, ricordo che cercavo di dissimulare la sorpresa e l’imbarazzo, mentre uno strano senso di agitazione e eccitazione iniziava a farsi largo nella mia mente. Mi chiese se avessi qualche preferenza su cosa avrei voluto vederle indossare, ma rimasi quasi imbambolata. Iniziò a frugare tra i capi appesi, ne scelse alcuni, apparentemente a caso. Si nascose dietro ad un separè, e apparve all’improvviso, esibendo una sfacciata e provocante carica erotica, sublimata dal completo che aveva indossato. La carnalità e le forme voluttuose, che la sua nudità avevano messo in mostra qualche istante prima, ora erano esaltate da quei pizzi ricamati, la trasparenza delle calze allacciate alle giarrettiere, contrastava il candore di quel tratto di coscia scoperto, per riapparire con i seni strizzati nel corpetto nero, con i capezzoli mezzi di fuori. Per la prima volta nella mia vita mi sono sentita intrappolata, stava facendo con me il gioco che avevo sempre messo in pratica con tutti i maschi che avevo circuito. Non mi erano mai interessate le donne, nemmeno nelle fantasie più strane, il mio unico interesse era sempre e solo stato rivolto verso i maschi, sentire il loro membro duro entrarmi dentro, prenderglielo in bocca e ...
... spingerlo fino in fondo alla gola, immergermi in quella sensazione di star quasi per soffocare. Fece qualche passo verso di me, e mi si posizionò di fronte, in piedi, fissandomi sempre dritta in mezzo agli occhi. Ora potevo vedere la sua fica, seminascosta dalla trasparenza del raso del piccolo perizoma, a pochi centimetri dal mio volto. Restammo in silenzio, immobili, credo di aver anche smesso di respirare. Poi il mio istinto di voler sempre e comunque avere la sensazione di condurre il gioco, prese il sopravvento. Il tragitto verso casa lo feci senza pensare, mi ero alzata e avevo farfugliato una mezza scusa, scappando come una cretina. L’eccitazione mi aveva carpita, sentivo di essermi bagnata, appena entrata in casa, mi accorsi che mio marito era rientrato, lo trovai sotto alla doccia, spalancai la porta della cabina, e vestita come ero, mi inginocchiai, e gli feci il miglior pompino di tutta la mia vita. Ma ero destinata a capitolare, lei lo sapeva, ormai mi aveva in pugno. Una sera con la scusa di individuare una strategia di marketing, per una nuova linea di reggi seni, mi ha invitata a cena, ormai ero rassegnata, ho allentato tutte le remore, il rifiuto inconscio e immotivato di finire a letto con un’altra donna. Cenammo nel ristorante estremamente lussuoso di un grande hotel del centro, e poi siamo salite nella camera che aveva prenotato. Il letto era enorme, nella camera regnava un profumo inebriante, gli arredi ricercati, le tende imponenti, l’enorme specchio che ...