1. Amanti


    Data: 19/08/2023, Categorie: Racconti Erotici, Etero Sensazioni Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu

    ... sera mi masturbavo. Era tremendamente eccitato, e nonostante lo avessi fatto venire poco prima, non durò che un paio di minuti, non ricordo bene se provai un vero piacere, la cosa che più mi faceva impazzire, era la sensazione di averlo in pugno. Iniziai a farmi scopare da tutti e quattro. Dal vicino andavo di nascosto quando la moglie era a lavorare, mi prendeva nel loro letto matrimoniale, stava molto attento a non sporcare, nel frattempo avevo iniziato a godere, lo cavalcavo e andavo avanti fino a quando non venivo. Il padre della mia amica mi scopava quando andavo a casa sua, con la scusa degli studi, o di qualche festicciola ,lo facevamo in bagno, erano approcci sempre molto rapidi, approfittavamo della confusione, aveva un cazzo davvero grosso, glielo succhiavo per qualche istante e poi mi prendeva, mi mettevo a novanta gradi, con le braccia appoggiate al lavandino, e lui da dietro mi assestava dei colpi feroci, mi piaceva da morire. Continuai per qualche mese, forse per un anno, a turno almeno una volta alla settimana mi facevo sbattere da uno di loro. Trovavo sempre il modo o la situazione. Quando stavo per iniziare l’ultimo anno delle superiori mi innamorai di un nuovo compagno di classe, uno più grande di noi, navigato, un poco di buono, lo mandavano a scuola per tenerlo lontano dai guai. A letto nonostante fosse ancora giovane, ci sapeva davvero fare. Scopavamo tutti i giorni, di solito il pomeriggio, andavo a casa sua, i genitori erano al lavoro, e nella sua ...
    ... stanza trascorrevamo ore intere a fare sesso, eravamo instancabili, con lui diventai davvero troia. Ma come tutti quelli troppo attraenti e bravi,aveva qualcosa di malvagio e diabolico, restai imprigionata nelle sue perversioni, mi avviò a qualunque pratica morbosa. Fu quando mi accorsi che avrebbe voluto che andassi con dei suoi amici, e che lo avrebbero pagato in cambio delle mie prestazioni che lo mollai, poi abbi l’ulteriore fortuna che fu sorpreso una notte a trafugare computer in un magazzino, e sparì dalla circolazione. Ogni tanto qualcuno dei miei vecchi amanti sposati cercava qualche approccio, ma feci presto a liberarmene, l’idea che potessi spifferare tutto alle loro mogli, li fece desistere da qualunque tipo di ulteriore intenzione. Trascorsi un periodo relativamente tranquillo, durante il quale conobbi colui che sarebbe diventato il mio futuro marito. Eravamo ad una di quelle feste tra universitari, e lui era un giovane assistente, molto corteggiato, la padrona di casa lo aveva invitato con la segreta speranza di farsi scopare. Così scattò la mia vecchia abitudine di accalappiare i maschi nei radar di altre donne, e approfittando di un momento favorevole, mi intrufolai con lui in un ripostiglio, dove gli feci un pompino strepitoso. Aveva il più bel cazzo che avessi mai visto, per forma, dimensioni e proporzioni, persino il sapore era spettacolare. Feci in modo che mi venisse in fondo alla gola, continuai fino a quando fu del tutto prosciugato. Qualche mese dopo ero ...
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