Giulia - 1: una conoscenza inattesa
Data: 14/08/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: UccellinDiBosco, Fonte: Annunci69
... intero.
I gemiti , i movimenti del mio corpo erano cambiati. Non immaginavo che questa azione potesse donare un così intenso piacere.
Lei si accorse della mia eccitazione e iniziò un pompino magistrale sempre solleticandomi la prostata. Riusciva ad arrivare a metà o poco oltre, per via delle dimensioni che le riempivano letteralmente la bocca. Non era mai stato così grande ed eccitato. A volte le spingevo con decisione in basso la testa per farmelo ingoiare tutto ma era troppo per la sua bocca e quando la cappella arrivava a colpirle la gola reagiva con un singulto e si staccava colando saliva.
Il mio cazzo era lucido di saliva e talmente duro e pulsante che mi faceva male. La fermai, non volevo venire subito, volevo scoparla, ero come trasportato.
Mi voltai e la feci mettere in ginocchio sul letto, il sedere bello alto, la schiena arcuata ed i gomiti appoggiati al letto. Passai due mani sotto il torace e le presi le sette da dietro stringendole con forza come a mungerla. Presi i capezzoli tra le dita e li tirai verso il basso pizzicandoli e torcendoli tra le dita. Arrivai a farle male, fino a farla lamentare, ma era quello che volevo. Lei si lamentò ma non chiese di smettere, anzi il dolore che provava era stimolante, adrenalinico, eccitante e stimolava ancora di più il suo piacere. La sculacciai, Lei mi incitava e le piaceva essere dominata.
Senza preavviso dopo uno schiaffo alla figa, vi infilai prima due e poi tre dita ed iniziai a muoverle ...
... freneticamente facendola mugolare per il piacere. Era chiaro che i modi forti le piacevano.
Così come avevo fatto con le dita, senza nessun preavviso le appoggiai il cazzo e lo infilai deciso fino in fondo. L'averlo preso così senza che fosse preparata con un colpo secco e violento le tolse per un attimo il fiato e le fece inarcare d'istinto la schiena.
Lei non si sottraeva ed era chiaro che apprezzava la forza. Mi misi a spingere con rabbia, e nel frattempo la insultavo, “prendi puttana” “goditi sto cazzo”, “fai cornuto tuo marito”, “sei una fantastica troia” erano solo alcuni degli epiteti che le davo e che Lei sembrava apprezzare ed eccitarla sempre di più.
La trattavo come se fossi il toro ed Lei la vacca da ingravidare, era diventata una vera monta animale. I seni sbattevano contro il letto mentre Lei inarcava sempre più la schiena per riceverlo meglio.
La forza con cui stavamo scopando unite a quelle forti sensazioni la portarono presto ad irrigidirsi e liberarsi in un orgasmo sconquassante. Terminato l’orgasmo continuava a tremare liberando miele in abbondanza da quella bellissima figa. Per un attimo mi fermai, lasciandola riprendere, ma appena vidi che non tremava più iniziai a riprendere il ritmo dei colpi. Non usavo nessun riguardo nell'usarla come oggetto di piacere.
Le presi i lunghi capelli che erano raccolti a coda di cavallo e mentre la montavo li tiravo stretti a mo di redini costringendola a sollevare la testa e inarcare la schiena. Avevo ormai perso il ...