1. Generi diversi 3


    Data: 10/08/2023, Categorie: Trans Autore: Lorycrossdresser, Fonte: Annunci69

    ... desiderato.
    
    “Andiamo!” risolutamente Lory si alzò dalla sdraio prese per mano Riccardo e si incamminò verso l’uscita.
    
    Giulia pagò il conto e li raggiunse fuori.
    
    “Io vado con lui, ha due caschi”, disse la nipotina in tono civettuolo, Giulia le si avvicinò cercando di dirle qualcosa riguardo ai capelli, alla parrucca, voleva dirle di stare attenta, ma Lory era già fuori, correva con il suo compagno di scuola.
    
    La professoressa li guardò con tenerezza, come se per un attimo fossero una coppia di innamorati, li guardò correre leggeri come solo i ragazzi sanno fare, parlottare, ridere, “Chissà che si stanno dicendo”, pensò, scacciò via i rimorsi e i sensi di colpa per quello che stavano per compiere e li seguì con la sua smart rosa confetto.
    
    Lory sulla moto si era incollata al suo uomo, almeno per il tempo del piccolo viaggio fino alla vecchia casa cantoniera.
    
    Lui era il suo ragazzo, le mani lo cingevano stretto, le sue gambe nude lo abbracciavano, la testa era appoggiata lateralmente alla schiena massiccia di Riccardo.
    
    Avrebbe voluto che il viaggio non finisse mai e nella sua testa impazzita avrebbe voluto morire lì, insieme al suo amato, odiato compagno di classe, avrebbe voluto tante cose che però volavano via rapide a 120 km all’ora sulla tangenziale.
    
    “Hai paura?” urlò forte il centauro che sfrecciava con maestria tra le macchine, “No, moriamo insieme, adesso vai dritto, non fare la curva, moriamo adesso è meglio credimi!” avrebbe voluto rispondere, ma ...
    ... come al solito le parole erano svincolate dal cervello, lei era femmina, e le femmine hanno paura della velocità “Un po’”, rispose, rispettando il cliscé che le imponeva la sua nuova natura.
    
    Poi però qualcosa di selvaggio prese il sopravvento, “Vola Riky, vola, questa è la nostra vita, schivare gli ostacoli e andare oltre!”, “Cosa?” urlò il guidatore, “Io sono Lorenzo, il tuo compagno di classe, la checca, il frocetto, e oggi me la pagherai per tutto quello che mi hai fatto!”, “Cosa?” urlò ancora Lorenzo, “Parla più forte non capisco nulla!”.
    
    Rumore assordante, il polso ruotò rapido a spalancare il gas, i cavalli risposero rapidi e violenti alla ruota, la moto si impennò di dieci, venti centimetri da terra in accelerazione, Lory strinse forte, la gonnellina volò nell’aria mostrando le natiche rotonde agli automobilisti di passaggio, mentre il bolide sfrecciò via.
    
    “Adesso uno schianto, adesso, senza scampo, non saprai mai chi sono, adesso moriamo adesso!”.
    
    Questo pensò ancora Lory quando erano già fermi in fondo al diroccato viale che conduceva alla vecchia casa rossa ai margini della ferrovia.
    
    Quando Giulia arrivò li trovò ancora una volta a parlare, leggeri.
    
    “Pensavo ti fossi persa o che non ti ricordassi la strada” la incalzò Riccardo, di tutta risposta Giulia lo colpì con uno schiaffo, veloce e potente, dritto viso sul viso, “Sei uno stronzo! Null’altro che un bullo da strapazzo un emerito stronzo!”.
    
    Il ragazzo rimase interdetto dalla reazione della ...
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