Una serra per coltivare... relazioni (3) - Racconti Erotici

Una serra per coltivare... relazioni (3)

... ai fianchi di Marcello, il suo bacino cominciò ad altalenare avanti ed indietro facendo scorrere il pene nell'ano di Marcello, il quale cercò di aggrapparsi alle cosce di chi lo stava sodomizzando ed incitava: “sì, sì, dammelo tutto.., mi piace, sfondami, ..sei meraviglioso, sborrami dentro..”

Era ben lontano dall'eiaculare Osvaldo ma quest'ultima esortazione lo spronò a fare di tutto per arrivarci presto ad un orgasmo pieno e ricco. Se ne fregò poco se era criticabile o no, stava vivendo una esperienza insolita, voleva viverla come l'istinto gli dettava, per questo spostò più avanti dell'anca di Marcello la mano destra e la portò sotto di lui per cercare, trovare, afferrare il cazzo del giovane che stava inculando e lo masturbò sincronizzando le corse della sua nano con i colpi di reni che dava per scopare.

Marcello reagì con movimenti di bacino spettacolari, roteando un poco il sedere come se si volesse fare dilatare l'ano molto oltre il già rispettoso diametro del cazzo di Osvaldo e soprattutto esternando tutto il piacere che provava con sospiri e mugugni indecifrabili. Un piacere che si manifestò con abbandonanti ed energici schizzi di sperma, quasi tutti caduti a terra tranne quelli che si infransero sulla mano di Osvaldo. Mentre schizzava sperma, Marcello ebbe contrazioni dell'ano, chiaramente percepiti dal cazzo di Osvaldo che, a queste contrazioni, si lasciò andare ad una eiaculazione abbondante quanto quella di Marcello, confluita totalmente dentro il ventre del giovane . Marcello si alzò, e mentre sentiva lo sperma uscire da lui e scorrere lungo le gambe a, abbracciò Osvaldo e gli disse “Almeno su te mio padre aveva ragione. Sei fantastico”. Parlò cercando la bocca per un bacio finale. Questa volta Osvaldo non glielo negò, al contrario gli concesse un bacio calorosamente appassionato