1. Una serra per coltivare... relazioni (3)


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... palpeggiargli le parti intime.
    
    Osvaldo ebbe come un sussulto e con voce soffocata che voleva sembrare un grido trattenuto, esclamò “Ma che cazzo fai? Non pensi mica di farlo davvero?”
    
    “Perché no?” rispose Marcello tirando giù il cursore della lampo.
    
    Qualche misteriosa forza istintiva condizionò Osvaldo, il quale mosse le mani in netto contrasto con la sua mente: infatti mentre pensava “E no, cavoli, con un uomo no” rapidamente slaccio il bottone dei suoi calzoncini già a patta aperta e li spinse giù per le cosce insieme agli slip, per lasciare libertà d'iniziativa a Marcello. Costui, subito, afferrò a piene mani l' “uccello” che poco più di un'ora prima aveva scopato sua madre dentro la doccia. Ne apprezzò le dimensioni e la consistenza, se lo fece scorrere nella mano richiusa a pugno come se volesse masturbarlo e, avvicinando la sua bocca a quella di Osvaldo, commentò “Hai un gran bel cazzo”. Osvaldo, sottraendosi al bacio con lo spostare il suo capo gli disse: “Se ti piace succhiamelo, Lo sai fare i pompini?”
    
    Marcello sorrise e rispose: “Sono una delle mie specialità” e subito passò ad una dimostrazione pratica, piegando le ginocchia per accovacciarsi davanti ad Osvaldo e cominciare a leccargli l'asta, tenendo lo sguardo in alto, e incrociare quello di Osvaldo che lo guardava dall'altro. Marcello gli sorrise leccando il pene prima in lunghezza e poi intorno al glande. Poi abbassò le palpebre e si concentrò totalmente su un fantastico pompino, con affondi fino ...
    ... all'ugola, e ritrazioni a risucchio, con gioghi di lingua intorno alla cappella, e un magistrale palpeggiamento dei testicoli. Ammazza che servizio! Non era certo quello il primo pompino di cui beneficiava Osvaldo, ma mai prima nessuna bocca era andata oltre lo scorrere su e giù, o qualche giochetto di lingua. Marcello no, ci metteva foga, passione desiderio, anche l'anima. Che gran pompinaro era quel Marcello. Con quanta maestria fece rapidamente sparire dalla mente di Osvaldo ogni remora sulle pratiche sessuali tra persone dello stesso genere. Infatti Osvaldo, dopo aver ben gioito piuttosto a lungo di quel magistrale servizio chiese. “Ma che lo prendi anche nel culo?”
    
    Liberandosi per un attimo la bocca, restando accovacciato e riprendendo una specie di manuale masturbazione del cazzo che aveva appena smesso di ciucciare, disse.” E' soprattutto quello che mi piace fare. Mi vuoi scopare?”
    
    “Si”
    
    Marcello si alzò, si girò di spalle si chinò innanzi ad Osvaldo, inumidì con la sua saliva le tre dita centrali della mano sinistra e passando il polso tra le cosce divaricate si umettò tra le natiche, in particolare l'orifizio al quale Osvaldo appoggio il glande umido, roseo, rigonfio.
    
    Osvaldo spinse. Marcello ebbe un sussulto
    
    “Ti faccio male?”
    
    “No, Cioè un poco sì , ma mi piace sbattimi” rispose Marcello abbassandosi ancora più con le spalle e spingendo il suo sedere all'indietro, contro il bacino di Osvaldo. Il cazzo scivolò dentro, Le mani di Osvaldo si aggrapparono ...
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