1. Una serra per coltivare... relazioni (3)


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... stima di tuo padre”
    
    “Non sei il solo. Lo stimano tutti. Per molti aspetti persino io, solo che..io non sono come gli altri, sono diverso..”
    
    Osvaldo continuò a stringere i bulloni della crociera tra un montante ed una traversa. Marcello incalzò: “Mi stai ascoltando?”
    
    “Certamente, ma devo pur badare a quel che faccio, Non te la prendere se non sempre rispondo subito”
    
    “Mi ascoltavi? Allora dimmi,che stavo dicendo?”
    
    “Che sotto sotto anche tu stimi tuo padre”
    
    “E dopo?”
    
    “Dopo?...Non mi pare che tu abbia detto altro”
    
    “Ho detto che io sono diverso”
    
    “In che senso?”
    
    “In tutti i sensi” Pausa. Sguardi reciproci. Marcello continua: “Sei uno che la pensa come mio padre?”
    
    “Cosa pensa tuo padre?”
    
    “Quello che pensano gli omofobi o, secondo me, gli omosessuali mancati, quelli che hanno represso la loro vera natura. Pensi anche tu come loro?”
    
    “Diciamo che io non penso nulla. Non è un argomento che mi riguarda”
    
    “Ti avevo valutato meglio sai. La tua è una risposta ambigua, tipica di chi ha paura di compromettersi. Non è che si stia parlando in generale, ma di me che sono qui, che ti ho dichiarato come sono senza alcun fine, semplicemente perché come un uomo non ha bisogno di dire di esserlo perché si vede ad occhio ed altrettanto succede alle donne, io trovo giusto dire che sono diverso perché non si vede chi sono, né mi piace ricorrere a gestualità affettate e toni di voce in falsetto per farlo capire; preferisco comportarmi come mi viene naturale e ...
    ... dichiararmi perché non mi vergogno di essere come sono e preferisco essere ammirato, disprezzato, ignorato, corteggiato per quello che sono davvero e non nascondere me stesso per far vivere un personaggio che non mi appartiene, Sono una persona, non un attore”
    
    Osvaldo smise momentaneamente di lavorare, lo guardò e gli disse. “Quindi tu ti presenti dicendo nome cognome, data di nascita e sesso?”
    
    “No, semplicemente mi piaceva che tu sapessi chi hai davvero innanzi, e se vuoi saperlo, ora vorrei capirlo io cosa pensi davvero di me. Lo so che ad alcuni faccio schifo, in altri suscito desideri. Non sono molto interessato al cosa suscito negli altri quanto a suscitare qualcosa che riguardi davvero me e non un altra persona che non esiste, la persona che secondo mio padre dovrei fingere di essere... Com'è che siamo finiti a parlare di questo argomento?”
    
    “Lo chiedi a me? Sei tu che hai condotto la conversazione...”
    
    “Ti sei scandalizzato?”
    
    “Scandalizzato no. Un poco sorpreso sì”
    
    “ Ok. Ora ti lascio al tuo lavoro... Nel caso pensi che ti posso essere d'aiuto chiamami pure. Non sono pratico ma fino al tenere fermo un sbarra di metallo mentre tu stringi i bulloni credo di saperlo fare. Ciao”
    
    “Ciao” rispose Osvaldo guardandolo mentre si allontanava, incredulo quasi che un ragazzo così “piacente” fosse davvero del genere che aveva dichiarato. Nulla in Marcello dava adito a sospetti in quel senso, né fisicità, né gestualità, né timbro di voce o particolare cadenze.
    
    Pensò ...
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