Madre tardona e figlio Sissy: vita da schiave
Data: 04/08/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Incesti
Autore: Lampadina85, Fonte: RaccontiMilu
... questo era scontato… un vero leader pensa al benessere del gruppo! Ma prima di mollare Marina ai loro cazzi famelici…prima doveva pensare a Giuseppe. Carlo non si sarebbe accontentato di schiavizzare Marina, no..dopo aver visto quella mezza checca spararsi una ridicolmente breve sega annusando e leccando le mutandine sporche della madre mentre forsennato si menava il cazzetto con la sinistra godendo e sculettando come una piccola troia…Carlo aveva capito che doveva compiere il “miracolo”, trasformare in sissy arrapata quel ragazzo privo di spina dorsale. Non ce l’avrebbe fatta da solo, avrebbe avuto bisogno di Tony ed Adam, due ragazzi della squadra di canottaggio e gay dichiarati e che per arrotondare anche vista la loro passione per il poker facevano i croupier nei casinò di Campione durante il weekend. Spiegò loro il piano e quando, entusiasticamente, accettarono. Inviò loro via whatsapp l’indirizzo e si trovarono due ore dopo, alle 18, sotto casa di Giuseppe.
In quelle due ore Carlo si era dato da fare, aveva recuperato tutto l’occorrente per il gioco ed era passato a prendere la “collana” che aveva ordinato per Marina. Gli piacque talmente tanto che ne fece fare immediatamente una gemella con una diversa incisione e se l’era cavata pure gratis, se per gratis si possa definire una scopata sontuosa con l’avvenente commessa che l’aveva maliziosamente spompato nel camerino delle foto.
Quando Carlo raggiunse i due amici sotto casa di Marina poteva avvertire la loro ...
... tensione positiva, l’energia e l’eccitazione sessuale. Sapeva di aver colpito nel segno con quel piano e che ci sarebbe stato da divertirsi. Nonostante il suo carattere autoritario e spesso sadico, non era razzista. Non aveva nulla contro i gay dichiarati che facevano della loro sessualità una scelta di vita… non sopportava al contrario le persone deboli, che non avevano il coraggio di dettare le regole della propria vita. Si sentiva “in obbligo” di prendere queste persone e far emergere i loro più oscuri segreti.
Giuseppe fu non poco stupito dalla presenza di Carlo e di due ragazzi che si presentarono semplicemente come Tony e “Randello Adam” e che lo salutarono tenendo in mano borse e pacchetti.
“Giuseppe scusa l’improvvisata, loro due sono miei compagni di scuola al Canottieri, eravamo usciti per passare un pomeriggio di poker da amici ma hanno avuto un problema con un tubo in casa e quindi abbiamo pensato di farti un’improvvisata..spero non ti dispiaccia”
“no no, stavo solo studiando diritto delle organizzazioni internazionali”
“solo il nome sembra una palla! Ci sta una pausa e una bella partitina a Poker” disse Carlo
“ma non so giocare!”
“Ci penso io ad insegnarti il Poker e molto altro Giusy” disse Adam, mentre con il braccio cingeva Giuseppe e si diressero verso casa.
Nella prima mezz’ora non successe molto, i ragazzi spiegarono a Giuseppe le regole base del Poker e fecero un po’ di partite di prova, con il chiaro intento di far vincere Giuseppe che ...