1. Madre tardona e figlio Sissy: vita da schiave


    Data: 04/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: Lampadina85, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma quegli sguardi.. quel sottile desiderio carico di ormoni freschi la lusingava oltremodo. La faceva sentire ancora desiderata..piacente… conturbante.
    
    “oddio…di nuovo” l’ennesima fitta al ventre mentre pensava a Carlo. Una notte, complice forse un paio di calici di buon bordeaux si era ritrovata senza freni, eccitata come poche volte, ad immaginare di essere presa a forza da quel giovane stallone di razza, trattata come una troia di strada… troia che nel suo intimo temeva di essere nonostante una maschera di morigerata virtù. Quella notte aveva scostato le lenzuola di seta del letto e colta da un raptus era andata in bagno prendendo dal cassetto quel completo tre pezzi che aveva comprato due anni fa per eccitare Lo Stronzo. Non lo aveva mai messo perché lo riteneva eccessivamente provocante con il suo arrapante corsetto in pizzo e tulle semitrasparente, il tanga che molto poco lasciava all’immaginazione ed un reggicalze che fasciava il suo bel didietro. Il tempo di indossare il completo ed avvertiva distintamente la figa pulsare, fradicia di desiderio. Aveva scostato velocemente il filo del tanga con la mano e si era masturbata furiosamente contorcendosi sul letto mordendosi le labbra per non gemere troppo forte, con in mente quello stallone di Carlo…immaginandolo trattarla da vacca e sfogando la sua giovane virilità con il suo corpo di madre di famiglia. Era stato un orgasmo travolgente quello che l’aveva colta, accompagnato da un “siiii Carloooo” totalmente ...
    ... inaspettato, aveva goduto di un orgasmo di un’intensità raramente provata. L’aveva lasciata boccheggiante, con il respiro corto ed una vistosa chiazza di umori sulla parure Frette. Aveva squirtato, evento raro… aveva goduto come una cagna… e non immaginava lontanamente che da quel preciso istante la sua vita si sarebbe trasformate in un vortice di costante depravazione.
    
    Marina non poteva certo immaginare di essere stata spiata e registrata. Il gruppetto di amici di suo figlio da parecchi mesi fantasticava sulla bella mignottona, così la chiamavano in privato, lontano anche dalle orecchie del figlio Giuseppe.
    
    Si sparavano fior fior di seghe di gruppo immaginando di schiavizzare la bella Marina, di farla diventare il loro sborratoio dedicato. Ma erano sempre state fantasie vista la presenza ingombrante del marito, con tutti i suoi soldi ed una ostentata aria di disprezzo verso di loro. Ma nelle ultime settimane il discorso era cambiato, si percepiva aria di divorzio…da mesi l’avv. Pantaleo non si vedeva in casa e ciò li aveva resi più arditi. Avevano iniziato a ripassare il cesto della biancheria sporca in cerca di mutandine odorose della madre del loro amico. Con quei perizomi di gran lusso al naso si sparavano delle sontuose seghe immaginando di avere Marina a darsi da fare sotto di loro. Il più alternativo era Manuel, godeva nello sborrare negli assorbenti nuovi di Marina, li richiudeva con tutta cura e si godeva l’immagine della donna che, ignara, mettesse a contatto con la figa ...
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