-
Madre tardona e figlio Sissy: vita da schiave
Data: 04/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: Lampadina85, Fonte: RaccontiMilu
... possibile. “nuovi alleati potenziali” pensò cinicamente Carlo. Avevano però scoperto cose interessanti su Giuseppe. Il cocco di casa, ignaro delle telecamere non sapeva resistere ad una visitina quotidiana al bagno della madre ed ad una ridicolmente breve sega sfogliando immagini della madre in costume mentre annusava avidamente l’interno di una decolletè della madre… Ma lo sfigatello di casa non si limitava solo al feticismo! Quando era solo soletto in casa attingeva a man basse al cassetto dell’intimo della madre e dei pochi indumenti lasciati dalla sorella per una sfilatina solitaria in casa in mise decisamente femminili mentre sculettando si metteva reggicalze e rossetto. Filmato salvato ed archiviato… Carlo aveva un piano anche per Giuseppe. Quella mezza checca gli serviva…. Ma una volta avuta Marina….avrebbe servito il gruppo anche lui! Così, un pomeriggio, saputo che l’autista e la cameriera non erano in casa, si recò a casa di Marina. Era tempo di cambiare le memory card nelle mini-camere sperando in qualche svolta rispetto a quella noia mortale. “Altro che chiavate…la vita di Marina è più noiosa di versione di Catullo!”. Si presentò quindi a casa di Marina con una scusa banale, il ritirare il quaderno con gli appunti di Economia Aziendale che aveva prestato a Giuseppe (lasciato a sua insaputa nella stanza del ragazzo). Fu un intervento lampo, ormai esperto della casa sostituì le schede in maniera rapida, prese il quaderno e salutò ...
... ringraziando. Quello che trovò sulla memory card della stanza della donna lo stupì. Vederla con addosso quel corpetto aderente nero, quel micro tanga dai lacci elaborati.. quel suo sditalinarsi furibonda con le tettone che ondeggiavano ipnotiche. Non aveva saputo resistere: impugnata la sua mazza in mano iniziò a spararsi una sontuosa sega guardando quella donna e pensando di averla già in mano. Ma le sorprese non erano finite… quando la sentì venire grugnendo ed urlando “siii Carlo” non resistette e frastornato dal piacere sparò lunghi getti di sborra sul tappeto persiano della sua camera. “hai capito la troiona… forse è più facile di quanto pensassi” si ripeteva sotto la doccia, con la verga ancora turgida di voglia. “Devo averla… è tempo di tirare la rete” Marina fu quindi molto sorpresa nel rivedere Carlo il giorno seguente. “Mi scusi signora, ma temo di aver dimenticato la mia chiavetta elettronica con tutti i file qui da Giuseppe. Posso dare un’occhiata?”. Marina provò a guardarlo con diffidenza ma non seppe resistere al sorriso disarmante del ragazzo. I pensieri bollenti di quella nottata di auto-passione tornarono a bussare prepotentemente ma fu brava a non darlo a vedere mentre apriva la porta. “Non potevi prenderla stasera?so che vi incontrate qui con Giuseppe a studiare”. “Ha ragione ma ne ho bisogno ora. Posso?…ci vorrà un secondo”..ed altro sorriso disarmante, la poveretta era senza difese. Una volta in stanza, dopo avere finto di cercare la chiavetta, ...