Madre tardona e figlio Sissy: vita da schiave
Data: 04/08/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Incesti
Autore: Lampadina85, Fonte: RaccontiMilu
... signora, non so che cosa mi ha preso, non ho saputo resistere, era così sensuale… ma per carità.. non dica niente a Giuseppe, sarebbe imbarazzante. È un segreto che deve restare tra noi. Promesso?”.
Ridendo tra sé Carlo sapeva perfettamente di aver appena raccontato una balla epica… Giuseppe l’avrebbe saputo…eccome se l’avrebbe saputo! Sarebbe stato lo stesso Carlo a raccontargli tutto..o magari a fargli vedere, non aveva ancora deciso.
Marina fu sollevata e ben felice di quella richiesta. Anche lei avrebbe avuto molte difficoltà se si fosse venuta a sapere di quella follia. Oltre alla vergogna con Giuseppe e Beatrice, se l’ex marito fosse venuto a sapere della sua condotta (scopare con un amico del figlio!) forse avrebbe potuto far riconsiderare dal giudice gli accordi della separazione. L’avrebbe ridotta in rovina!
Eppure le reti non servivano più, il pesce (o la vacca aahaha) aveva abboccato saldamente all’amo. Carlo mentre, non visto, estraeva la memory card dalla minicamera posizionata poco distante dal divano del salotto, sapeva che Marina non poteva fronteggiare quanto avevano loro in mano, non poteva rischiare di perdere tutti i suoi agii, tutto quel contegno snob e quella strafottenza verso persone di estrazione più umile. Avrebbe fatto di tutto affinchè non si sapesse in giro. Avrebbe fatto tutto quello che quelle menti perverse e giovani avrebbero desiderato o voluto.
Non serviva altro che riavvolgere la lenza e Marina sarebbe stata loro.. la loro ...
... schiava tutto-cazzi, a placare ogni minima libidine o desiderio.
Ed ad una schiava serve un nome: “Nully, come la nullità che diventerà quando avrò finito con lei” penso malignamente Carlo e, mentre si massaggiava il cazzo nuovamente turgido, cercò su internet un negozio che facesse medagliette e collari… perché ogni buon padrone mette il collare alla sua cagna!
Erano passati due giorni da quell’ardente scopata sul divano, due giorni vissuta da Carlo e Marina in maniera diametralmente opposta.
Marina, ripresasi dallo shock iniziale di aver fatto sesso con un ventenne prestante, ma pur sempre coetaneo ed amico di suo figlio, era rientrata nella sua routine quotidiana animata però da una ritrovata consapevolezza di sé data dalla scarica di adrenalina del sesso fantastico che in un sol colpo aveva cancellato due anni di ditalini e ragnatele. La consapevolezza di essere ancora una donna piacente aveva rafforzato la sua innata arroganza, che si ripercuoteva su Dolores e Sergio, l’autista, che erano spesso oggetto di commenti maligni, ordini stizziti ed in tale quantità da rasentare la schiavitù.
Carlo dal canto suo si era preso del tempo… ma non per ponderare e meditare i prossimi passi. No. Sapeva perfettamente cosa fare: avrebbe reso Marina una schiava e la vacca del gruppo in una sera. Stava solo aspettando il momento giusto in cui tutti i pezzi del suo puzzle mentale sarebbero finalmente andati al loro posto.
Doveva coinvolgere i ragazzi del suo gruppo universitario, ...