1. Madre tardona e figlio Sissy: vita da schiave


    Data: 04/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Incesti Autore: Lampadina85, Fonte: RaccontiMilu

    ... inumidirsi di voglia ed i capezzoli diventare più sensibili premuti contro il tessuto del reggiseno. La voglia..quella maledetta voglia non stava più bussando…stava direttamente tirando giù la porta con un ariete!
    
    Marina resistette per qualche secondo, poi quando la mano di Carlo iniziò a d accarezzare il seno e a slacciare la camicetta capì di essere perduta.
    
    Lui capì di averla totalmente in pugno quando la trascinò in salone spogliandola. La gonna e la camicetta erano stati i primi due capi ed essere lasciati per strada. Quando l’ebbe davanti a sé in tanga blu notte e push-up abbinato faticò a non chiavarla seduta stante…ma doveva arrivarci per gradi, portarla al suo massimo potenziale. Si limitò quindi a prenderle la mano e si fece accarezzare l’uccello. Marina aveva perso. Lui la fece inginocchiare e la costrinse a succhiargli l’asta, Marina era impacciata ed inesperta, faticava a prenderlo tutto in bocca ma compensava con un ardore che sorprese Carlo. Succhiava come un’indemoniata ed aveva la saliva che le colava ai lati della bocca come un mastino napoletano. Aveva pensato di gustarsi un pompino per iniziare per poi avviarla alla sua vocazione di troia poco a poco.. ma quella foga meritava una ricompensa, per non parlare poi del cazzo duro che aveva da un giorno pensando al suo ditalino notturno. La sollevo quindi agevolmente e la fece sdraiare sul divano di pelle avorio che arredava l’ampio salone. Con foga sfilò il tanga e la penetrò dapprima godendosi il ...
    ... panorama di quelle tettone strizzate nel pushup stretto poi decise di prenderla a pecorina dove la martellò con colpi profondi e ritmati. La milfona godeva e blaterava senza ritegno mentre quel giovane randello le faceva provare sensazioni ormai dimenticate. La sua figa era fradicia di liquidi e continue scariche nervose partivano dall’utero arrivando al cervello. Non capiva più nulla e si abbandonava totalmente al piacere. Non vi era logica, non vi era pudore…solo l’istinto animale finalmente appagato. Avrebbe voluto che quel momento non finisse mai mentre veniva squassata da un orgasmo dietro l’altro. Al terzo orgasmo sentiva le gambe cedere mentre Carlo, l’inesauribile Carlo continuava a farla sua finchè non sentì il ritmo diventare più irregolare finchè velocemente non si sfilò da dentro di lei e si ritrovò una mazza pulsante in bocca. Bastarono poche veloci lappate prima che un getto di sborra densa le si riversò in gola…e poi un secondo..ed un terzo finchè non dovette iniziare ad inghiottire per non farla finire sulla pelle delicata del divano. Con suo marito in 24 anni di matrimonio non l’aveva mai fatto e benchè il sapore in bocca fosse non esattamente di suo gusto sì sentì felicemente una vacca, che aveva dato filo da torcere ad un giovane toro. Non sapeva che da quel momento sarebbe stata alla sua mercè.
    
    Carlo, riprendendo il fiato dopo la copiosa scarica di sborra che aveva riversato in quella futura schiava, sapeva perfettamente come gestire la situazione:“Mi scusi ...
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