La bufera - 1: l'aggancio
Data: 30/07/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... mano dal mio ginocchio, sento che me lo sta stringendo ad intermittenza, mentre mi fissa negli occhi e sorride compiaciuto.
C'è troppa gente intorno e gran parte è troppo vicina, non voglio dare spettacolo, spero di saper tenere un contegno civile, nel prendere la sua mano , spostarla dal mio ginocchio e dirgli “Mi spiace per te se ti piaccio; a me tu sei indifferente anche perché evidentemente in qualche cosa siamo molto diversi, negli orientamenti sessuali per esempio mi sa che la pensiamo molto diversamente”
Lui con una sfacciata normalità mi dice: “Io sono polivalente, cioè no, aspetta, diciamo ambivalente, nel senso che se un uomo mi piace posso fare o lasciargli fare tutto e, detto per inciso, tu mi piaci, potresti farmi o farti fare da me ciò che vuoi. Con le donne invece, uhm...diciamo che mi basta ciò che passa il convento, cioè mia moglie. Io sono sposato sai, e sono innamoratissimo di mia moglie, non la tradirei neanche con il pensiero con un altra donna, anche perché abbiamo due bambini di quattro ed uno anni e..., beh.., insomma la famiglia è famiglia, guai a chi me la tocca. Solo che a me da sempre piace anche l'altro fronte, quello che con mia moglie non posso vivere, perciò quando sono in giro per lavoro e incontro qualcuno che mi piace, come si dice? Cerco di andare subito a canestro. Capiscimi bene: posso essere palla che va a canestro o canestro che riceve palla, non è il dettaglio che conta, è che fare sesso tra maschietti mi piace tantissimo. ...
... Specie con alcuni, per esempio tipi fatti come te” e torma a riappoggiare la mano che gli avevo appena spostata, e non la pone di nuovo sul ginocchio, ma sulla coscia e la fa scorrere sensualmente su e giù.
“Sta fermo -gli dico - qualcuno potrebbe anche vederti”
“E chi se ne frega? Tu conosci qualcuno tra tutta questa gente? Io no. E anche se ci fosse chi potrebbe conoscermi, mica devo dar conto agli altri io. Delle donne, o meglio delle femministe di qualche anno fa apprezzavo un loro motto, cioè ''io sono mia e mi gestisco da sola''. Anch'io sono io, sono mio e mi gestisco da solo”
“Dovresti riconoscere lo stesso diritto anche agli altri” gli dico e poi chiarisco anche il concetto aggiungendo “per esempio anche io mi sento mio e vorrei gestirmi da solo e siccome a me non va che un altro uomo mi palpeggi la coscia, garbatamente ti chiedo di togliere la tua mano dalla mia gamba e ti sarei grato se lo facessi subito, prima che io dia spettacolo alzando la voce che, credimi, sarei capace di fare, anzi sto per fare”
E' sorprendente la rapidità con cui Giulio cambia espressione e colorito, si fa serioso e diventa giallo-rosso più di un tifoso romanista, ma celermente ritrae la mano e balbetta “Scusami”.
E' arrivato il cameriere a servirgli bistecca ed insalata e a dirmi “la sua sarà pronta tra poco”.
Il cameriere rapidamente se ne va, Giulio rapidamente dice “Scusami davvero. Non ho mai avuto intenzione di far fare a te o ad altri cose che non vogliono, e se questa ...