In sala prove
Data: 23/07/2023,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: PrecumKing, Fonte: RaccontiMilu
... rilassavano dentro di lei. Eravamo sudati e stanchi, stravolti ma elettrizzati, e sembrava che nessuno avesse voglia di spezzare l’incantesimo che si era venuto a creare. Lentamente, come di controvoglia, sciogliemmo l’amplesso e ci sedemmo nuovamente sul divano, come prima. Di nuovo il silenzio ci avvolse come una coperta, accompagnato dai nostri respiri che tornavano piano regolari. “C’è una cosa ancora che vorrei provare con voi due…” iniziò a dire Laura. Vidi lo sguardo di Massimo puntarsi su di lei: c’era ancora un’ombra di rigidità nel modo in cui la guardava, ma era perfettamente evidente che avrebbe fatto praticamente qualsiasi cosa lei gli avrebbe chiesto. Io, dal canto mio, seppur provato da quella ripresa delle attività tanto inaspettata quanto intensa, le rivolsi immediatamente la mia totale attenzione: inutile dirlo, ma non avevo la minima voglia che il sogno finisse. “Adesso che, grazie a Massimo”, e gli fece l’occhiolino, “il mio culo è dilatato come si deve, vorrei avere i vostri due cazzi insieme a sfondarlo”. Sia io che Massimo rimanemmo in silenzio, senza particolari reazioni. Ero eccitatissimo all’idea di una doppia penetrazione anale, cosa che peraltro non avevo mai fatto prima, ma a dirla tutta l’idea di sfrega il cazzo su quello del mio più caro amico non mi entusiasmava granché. Certo, una parte del mio cervello mi urlava contro, chiedendomi se fosse quello il momento di fare lo schizzinoso, quando mi trovavo in compagnia di una ragazza eccitata che, ...
... per di più, aveva avanzato lei la richiesta, ma nonostante questo, avevo qualche piccola riserva. E se interpretavo bene il silenzio e l’atteggiamento di Massimo, anche lui condivideva quella mia particolare perplessità.
5. Laura, dotata come tutte le donne di quell’intuito che più di ogni altra cosa le contraddistingue, sembrava avere capito cosa fosse a frenarci, ma non disse niente, e fedele alla sua personalità più disinibita e audace che avevamo scoperto quella sera, preferì agire. Si alzò dal divano, gettò a terra uno dei cuscini e vi si inginocchiò come prima. “Venite qui, voi due” comandò, e a noi non passò per la testa altro pensiero se non quello di obbedire, soggiogati come eravamo dal potere della sua sensualità. Fianco a fianco, quasi sfiorandoci, io e Massimo offrimmo le nostre verghe a Laura, che iniziò a lambirle con la lingua in mille andirivieni, disegnando infinite linee che si allacciavano tra loro, costruendo un labirinto inestricabile di umida lussuria e desiderio. Sapeva come si fa del buon sesso orale, Laura, sapeva portarci all’apice del godimento, trasformando un normale pompino in qualcosa che era inutile, e svilente, cercare di spiegare a parole. La sua lingua accarezzava le nostre cappelle, percorreva per intero l’asta dei nostri cazzi, soffermandosi rapidamente sulle palle per poi guizzare di nuovo su e ricominciare da capo quei movimenti che speravo non finissero mai. Le sue labbra non finivano mai di schioccare baci sui nostri glandi, che ...