Tre per una 2 - Racconti Erotici

Tre per una 2

... suoi principi solo per ripicca; lui forse si sentiva soddisfatto, ma sapeva bene che non era stato all’altezza.

Per sua fortuna, una ulteriore masturbazione consentì a Lucia di placare almeno gli ardori del corpo e si addormentò sognando un uomo nuovo, straordinario, con qualche carattere di suo marito, quelli migliori, ma l’aura del principe azzurro che tutte le donne, in fin dei conti, sperano di incontrare; fece strani sogni in cui le sembrò di volare e di girare per posti meravigliosi, anche tra quelli già visitati, ma in compagnia di un adone di cui era innamorata.

Quando si risvegliò, lui era già in cucina e il caffè era pronto; non c’era però niente per fare colazione e il bar più vicino, aperto in quella stagione, era ad almeno un chilometro; decise di fare una passeggiata sulla sabbia; si rivestì senza truccarsi e andarono al bar; prese il solito succo di frutta, mentre lui azzannava con gusto due brioches, bevvero un buon caffè e tornarono a casa; avrebbero potuto inventarsi qualcosa, anche solo una copula, ma lei non aveva voglia e lui non sapeva decidere.

Fece in modo da trascinare le operazioni di trucco fino a quando apparve opportuno andare a pranzo; poiché lui intendeva essere a sera in città, per andare puntualmente al lavoro, tornarono al ristorante del giorno prima, mangiarono di gusto ancora ottime portate di pesce; bevvero poco, lui quasi niente, perché doveva guidare, e ripartirono; la vacanza era finita, il fedifrago era punito, l’amico era ...

... soddisfatto della ‘bravata’ ma Lucia sentiva che non aveva fatto la cosa giusta.

La serata di domenica trascorse nel lavoro; fortunatamente, Lucia aveva molti rapporti ed anche di peso, oltre quelli con Rodolfo e con Alfredo, dei quali cominciava anche ad essere stanca, per la brutalità con cui trattavano le loro cose, anche se questo le consentiva di vedere crescere, per il meccanismo che il cassiere aveva messo su per lei, il conto personale off shore, in Svizzera, dal quale sarebbe stata libera in qualunque momento di attingere anche somme notevoli.

Anche per questo motivo, non poteva, al momento, rompere l’impegno e tirarsi fuori, se prima non avesse provveduto a chiudere il particolare conto che era nato da quell’escamotage; passò tutta la serata a rileggersi le carte e arrivò alla conclusione che, ad un certo punto, avrebbe interrotto la funzione della particolare app inventata apposta e, da quel momento, il controllo dell’amministrazione poteva passare anche ad un altro ufficio.

Riuscì a dormire abbastanza bene, anche se qualche morso della coscienza, per la stupidaggine commessa, la tormentò per qualche tempo; poi la cacciò via con un sedativo e prese sonno; la giornata seguente fu dedicata a varie attività; a metà mattinata, Rodolfo le telefonò dall’ufficio per avvertirla che era tornato e che avrebbero cenato insieme; prenotò al ristorante sotto casa, dove ormai da tempo erano abituati a consumare la cena, l’unico pasto che li vedeva insieme.

Erano ormai ...