1. Tre per una 2


    Data: 22/07/2023, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... il secondo orgasmo e stavolta non si sarebbe ripreso tanto in fretta; Lucia, che voleva assaporarlo in vagina, stavolta con calma, abbandonò la sua preda, si ribaltò supina e attese la penetrazione; lui si spostò tra le cosce, le sollevò le ginocchia, accostò la cappella alla vulva e la penetrò con garbo, facendole sentire ogni centimetro della mazza che occupava la vagina; quando avvertì l’utero, si fermò; lei lo avvolse con le gambe e si penetrò definitivamente.
    
    Non servì una lunga copulazione; ancora una volta, Alfredo non resse all’emozione; ma Lucia aveva provveduto a masturbarsi, mentre lui la montava; e l’orgasmo fu soddisfacente per tutti e due; come era suo solito, lei si precipitò in bagno a lavarsi; poi si sdraiò sul letto dove però lui già russava; passò nella sala da pranzo, scelse un divano e si accoccolò con una coperta leggera che aveva trovato in un armadio.
    
    Si svegliò che il sole tramontava; viaggio, cibo e copule l’avevano stancata abbastanza; percepì l’odore del caffè fresco e si rese conto che lui era già sveglio e l’aveva preparato; prelevò dal bagno un accappatoio che aveva individuato e si recò in cucina dove il caffè fumava nelle tazze.
    
    “Perché sei andata sul divano?”
    
    “Lo sai che russi come un locomotore?”
    
    “Perdonami, succede quando mi stanco molto; oggi è stata proprio una giornata difficile … “
    
    “Non farci caso; è andato tutto benissimo!”
    
    Avevano l’esigenza, ora, di pensare alla cena; il ristorante dove avevano pranzato non ...
    ... era molto lontano, ma lo si doveva raggiungere in auto; Lucia invece sentiva il bisogno di fare quattro passi, possibilmente lungo il mare, per godersi l’aria della sera e il piacere della spiaggia vuota; un posto un po’ rustico era nelle vicinanze e ci si poteva arrivare con un discreta passeggiata lungo il mare; accettò l’idea e andò in bagno per prepararsi.
    
    Mentre lei si rifaceva il trucco e si rivestiva, Alfredo telefonò al locale a cui aveva pensato e gli fu detto che erano in grado di servire la cena; ma che, tenendo conto che l’indomani sarebbero stati chiusi, avrebbero cenato con quel che c’era; chiese a Lucia che si disse disposta; per raggiungere il locale percorsero un po’ di strada; lei lo fece a piedi scalzi, nel punto della battigia dove la sabbia era gradevolmente umida; non faceva freddo ed era piacevole farsi bagnare i piedi dalla risacca
    
    La cena fu una vera sorpresa, per lei; non avevano altro che un risotto alla pescatora, ma erano in grado di proporre una decina di antipasti tutti squisiti, dalle alici fresche ai gamberi, dalle vongole alle cappesante, dai cannolicchi alle telline; non solo mangiò abbondantemente, per le sue abitudini, ma si divertì come una bambina con tante cose così diverse servite una per una in contenitori tipici; rinunciò al risotto che Alfredo divorò di gusto; bevvero ancora vermentino.
    
    Uscirono dal locale allegri di vino, di una serata meravigliosa, di cibo straordinario e, per Alfredo, di una passione incontenibile; Lucia ...
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