1. La vera nuziale 1


    Data: 02/08/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... accordo preliminare.
    
    Poiché l’obiettivo primario era uno spazio di lavoro e di studio libero da obblighi, accettarono la condizione; la presenza di una comoda cucina consentiva di cenare insieme, quasi da coppia effettiva; dopo due settimane di rodaggio, Clorinda, dopo cena, prese lui per la mano e lo portò nella camera, dove era sistemato un letto grande; lo spinse sul letto, gli si lanciò sopra e, ironizzando, si bloccò con le labbra a pochi centimetri dalle sue.
    
    “Devo accordarmi prima o tra noi è possibile fare sesso quando ci viene?”
    
    “Ho paura che rischi; io, normalmente, metto tanta passione e un pizzico d’amore, nelle scopate; per una sveltina in bagno, posso dimenticarmene; se però dormiamo insieme e ci viene voglia di amarci alla morte, non posso garantirti che non scatterà il mio senso dell’amore monopolizzante; insomma, rischio di sentirmi tuo compagno sul serio; te la senti di affrontare questo pericolo o preferisci fermarti un momento prima?”
    
    “Non ho mai nemmeno sognato di portarmi un uomo a letto con l’intenzione di dormire con lui dopo l’amore; lo sto facendo; non me la sento di impegnarmi ad essere la ‘tua’ ragazza perché contraddice ai miei principi di libertà; se per te va bene, posso fare l’amore con te in qualunque momento; ma sapendo che, se mi assale la paura del controllo e vado a prendermi un sorso di libertà da un’altra parte, non ti è consentito dire una sola parola di commento. Hai voglia di fare l’amore?”
    
    Ne avevano, senza dubbio, ...
    ... entrambi, anche se lei si imponeva di fare solo sesso, quasi meccanicamente, e lui invece metteva nella scopata tanta passione che alla fine anche lei cedette le difese e si trovò coinvolta dall’impeto di lui; mentre parlavano, lei si era spogliata e gli era montata addosso; prima di accorgersene, il cazzo era profondamente in figa; Clorinda strusciava la mazza in vagina con tanta enfasi che alla fine il piacere la inondò dalla figa al cervello e al cuore; non era la solita scopata liberatoria.
    
    Lei aveva sborrato, urlando come un agnello al macello, almeno tre volte, quando lui cedette all’emozione e si lasciò andare ad una lunga e dolcissima sborrata; si trovarono a carezzarsi, la mano di lui sulla figa e quella di lei a masturbare il cazzo ridottosi ad una condizione barzotta che quasi le faceva tenerezza; quando si accorse che ricominciava ad alzare la testa, gonfiandosi di voglia e di passione, ma forse anche di una buna quantità di amore, si stese sul corpo di lui e raggiunse con la bocca la mazza.
    
    Leccò accuratamente e amorosamente dall’asta gli umori suoi e lo sperma di lui che vi si erano attaccati nella duplice sborrata; le piacque molto il sapore acidulo che la pelle aveva acquisito e con la lingua raccolse anche ogni piccola traccia degli orgasmi; sull’onda del piacere, prese a leccare amorosamente le palle e la mazza tutta, stesa sul ventre fino all’ombelico; quando la lingua ebbe percorso tutta la superficie del batacchio, socchiuse la bocca e lasciò entrare ...
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