Naty
Data: 28/06/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Hardcore,
Masturbazione
Autore: MisAlys, Fonte: xHamster
... scongiuro, ti prego, fammi godere."
E lui ancora "E chi sei per chiedermi questo?"
Forse aveva capito... "Sono la tua schiava." "Continua, stai andando bene..."
"Sono la tua troietta in calore."
Non bastava ancora... La sua mano si muoveva nelle sue grandi labbra, sapeva esattamente cosa fare,
le dita entravano nella fichetta dilatandola dolcemente poi scivolavano tutto intorno.
Stava impazzendo, decise di lasciarsi andare completamente, forse avrebbe goduto solo a sentire
le proprie parole: "Sono la tua troia, ti prego fammi godere come vuoi, puoi penetrarmi come vuoi,
toglimi il gancio ed inculami a sangue, riempimi il buco del culo di sperma, ti prego non smettere mai.
Se vuoi posso ingoiare quello che vuoi, ma non lasciarmi in questo stato. Se non mi fai godere adesso
non so cosa potrei fare, non ce la faccio a sopportare tutto questo."
Il padrone era eccitatissimo, le tolse il gancio d'acciaio e la lubrificò nel suo piccolo buchetto.
La inculò con decisione, lei urlò dal dolore, solo un gemito, poi cercò di non mostrarsi così debole.
E poi voleva concentrarsi solo sulla fichetta, doveva assolutamente godere. Lui raggiunse quasi subito
l'orgasmo, le diede alcuni colpi ben assestati per sentire i suoi gemiti. Lei urlava: "Sì, inculami
più forte! Ma ti prego dopo fammi godere!" Sperava che il padrone fosse riconoscente, due fantastici
orgasmi li aveva avuti, ne avrebbe concesso sicuramente uno anche a lei.
Lui ritirò il ...
... grosso uccello e le disse di far uscire lo sperma dal buco del culo. Lei spinse e
lo fece cadere sulla tazza che il padrone aveva messo sotto. Le fece ingoiare tutto.
Poi le infilò l'uccello molle in bocca e le pisciò dentro.
Un errore madornale, lei poteva staccargli l'uccello a morsi. Le passò questo pensiero per la mente,
ma non era così pazza, era sicuramente un suicidio, aveva intravisto uno spiraglio per la sua libertà
e l'avrebbe sfruttato. Ora però doveva godere, questa umiliazione per avere un orgasmo era solo
una parentesi di debolezza nel suo piano di fuga. Natasha cercò di bere tutto ma non riusciva a farlo
così velocemente, un getto di urina le scappò dalle labbra e le colò sul collo e sulle tette.
La pipì le bruciava le ferite sui seni ed i capezzoli. Il padrone ricominciò a masturbarla, lei stava
aspettando il suo orgasmo, quando si sentì dire: "Ti stavi comportando bene Natasha, hai imparato
la posizione della punizione, penso che un giorno saprai metterti in questa posizione anche senza
essere legata. Hai implorato, ti sei umiliata abbastanza, hai ceduto ai miei voleri, hai però commesso
un imperdonabile errore. Perchè non hai ingoiato tutto?"
"Non ce la facevo padrone, ti prego, fammi godere, puliscimi le tette ed il viso con le dita, te le
leccherò tutte. Fammi godere non ce la faccio più!".
"Devo toccare il mio piscio per permetterti di godere? Ora ti dico cosa ti farò. Ti masturbo ancora
un'oretta senza farti ...