1. Naty


    Data: 28/06/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Hardcore, Masturbazione Autore: MisAlys, Fonte: xHamster

    ... si inumidì, poco dopo le scappò un gemito. Stava cedendo. Il padrone era sicuro
    
    di poterla dominare, smise di strizzarle i capezzoli.
    
    Lei si meravigliò, bastava un gemito per farlo smettere? Era già soddisfatto? Il suo uccello era ancora
    
    duro, lui si stava masturbando, lei sapeva che fino all'orgasmo non avrebbe smesso.
    
    Infatti lui si alzò e prese una frusta e iniziò a colpirla sul culetto. Lei sentiva dolore, aveva
    
    ancora tutti i dolori ed i lividi delle torture passate. Ad ogni colpo Natasha irrigidiva tutti
    
    i muscoli, soffrendo in silenzio, riusciva a sopportare il dolore, tratteneva il gemito che forse
    
    avrebbe posto fine alla sofferenza, sperando che il padrone si masturbasse fino all'eiaculazione,
    
    probabilmente l'avrebbe rimandata nella cella soddisfatto.
    
    Lui invece smise di masturbarsi e continuò a frustarla. Quando il culetto fu completamente rosso
    
    e la pelle iniziò a lacerarsi passò alla schiena. Quanto avrebbe resistito lui? E lei? Doveva farlo
    
    godere per avere tregua per almeno qualche ora, forse un giorno. Il suo cervello lavorava
    
    febbrilmente per trovare una soluzione. Se avesse emesso un gemito, un segno di resa lui forse
    
    avrebbe cambiato gioco, non l'avrebbe certo lasciata andare. Ed il gioco successivo poteva essere
    
    peggiore. Il padrone aveva ormai frustato tutta la schiena e le cosce.
    
    Quando passò alle grosse tette, Natasha decise che era il momento di cedere, sia chiaro, al solo
    
    scopo di portarlo all'orgasmo e ...
    ... fare breccia nel suo cervello, era convinta che avrebbe conquistato
    
    la sua fiducia fino ad avere una via di scampo. Si lasciò frustare alcune volte, anche sui capezzoli
    
    e poi lanciò un gemito implorante. Lui smise di frustare ed accelerò la masturbazione, sembrava fatta.
    
    Lui però si fermò in tempo. Per lei non era ancora finita. Le infilò una mano da dietro.
    
    Il dito medio scorreva sull'uncino d'acciaio e poi tra il buchetto occupato dal gancio e la fichetta.
    
    Non era bagnata. "Ehi troietta! Non sei bagnata? Ora ti faccio bagnare ed implorare di farti godere."
    
    La accarezzò per un po' scorrendo il dito medio al centro della fessura e le altre dite ai lati.
    
    Lei pensava a qualsiasi cosa per non eccitarsi, le torture passate, qualsiasi cosa ma non doveva
    
    concentrarsi sulla sua mano che la masturbava.
    
    Quando pensò alle torture che stava subendo in quel momento però qualcosa si incrinò nella sua
    
    volontà. I capezzoli martoriati le bruciavano ma il dolore le piaceva, il bruciore sul culetto ed il
    
    gancio che spingeva dentro di lei la fecero eccitare. La fichetta si bagnò, prima poco, poi divenne
    
    un lago. Il padrone continuava a masturbarla con maestria.
    
    La portava vicino all'orgasmo e poi rallentava, e faceva lo stesso con il suo grosso uccello.
    
    Lei era eccitatissima, quando lui smetteva lei gemeva arrabbiata. "Basta implorare per godere..."
    
    Lei non lo fece mai. Alla fine il padrone non ce la fece più e scoppiò in un tremendo orgasmo.
    
    Venne ...
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