Mia madre e il vicino - Mickey 3pt. Epilogo
Data: 31/07/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti
... proprio figlio che immortalava tutto, sentire i cazzi degli uomini, quelli non impegnati dentro di lei, prendersela con le altre parti del suo corpo (in particolare i due più giovani, intenti a procurarsi godimento con i piedi di mia madre). Tutto questo la indusse ad un orgasmo estatico. Il suo corpo vibrò, seguirono spasmi, convulsioni e la sua fica pianse inondando di umori Mickey posizionato tra di lei.
Come tutti i precedenti, anche quel lungo e godurioso orgasmo fu accolto dagli insulti e le risate dei presenti.
Come se non fosse già abbastanza, decisero di rendere il gran finale, ovvero il momento in cui avrebbero scaricato su mia madre tutto il loro amore, ancor più memorabile.
La fecero posizionare sul pavimento e, liberatela dalle manette, le affidarono una fotografia presa dal comodino. Le ordinarono di tenere la foto, che ritraeva i miei nel giorno delle nozze, sotto il volto, all’altezza del mento, a mo’ di ciotola.
Poi, a turno, i cinque manigoldi eiacularono. Mirarono tutti alla fotografia, ma a causa dell’esplosività di quelle sborrate, buona parte del liquido fu versato anche sul suo volto stanco.
Quando furono certi che mia madre avesse ingurgitato anche l’ultima goccia di sperma, Mickey mi ...
... venne vicino “Ottimo lavoro!” mi disse dandomi una pacca sulla spalla.
Non risposi.
“Ora è il nostro turno di pulire, forza! Diamoci una mossa!” esclamò.
Li sentii uscire dalla stanza.
Mia madre, ubriaca di sesso, guardava ancora nell’obiettivo salutando e mandando baci.
Quella notte non riuscii a dormire.
Verso le tre del mattino mi alzai e scesi in cucina, forse un sorso di acqua ghiacciata mi avrebbe aiutato.
Sentii un rumore di passi.
Mi voltai.
Ferma sugli ultimi scalini c’era mia madre.
Indosso aveva la vestaglia del pigiama.
La guardai.
Vidi nei suoi occhi l’espressione di una donna che aveva superato il limite e che non aveva alcuna intenzione di fermarsi, voleva andare oltre.
Mi sorrise, poi sciolse la vestaglia facendola scivolare ai suoi piedi, rivelando il suo corpo nudo.
Mi voleva.
Ero il prossimo della lista.
Corsi verso di lei.
Meno di una settimana dopo annunciarono l’arresto di Mickey e della sua banda.
Una telefonata anonima aveva segnalato agli inquirenti l’esistenza di un vecchio motel abbandonato dove il manigoldo venne effettivamente arrestato.
Mickey non mi serviva più.
Mia madre era mia ormai.
Mia e di nessun altro.
isaia.racconti@gmail.com