1. Mia madre e il vicino - Mickey 3pt. Epilogo


    Data: 31/07/2018, Categorie: pulp, Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti

    Devo ammettere che, nei giorni successivi all’incontro con Mickey al motel abbandonato, qualcosa era cambiato in mia madre. Quell’evento l’aveva resa più felice, spensierata, solare. Tanto che mio padre stesso notò il cambiamento in lei complimentandosi e, più di una volta, chiedendo cosa fosse successo di tanto bello. Mia madre rispondeva sempre facendo spallucce con quel suo sorriso furbo stampato sul volto.
    
    In quei giorni di tregua riuscimmo anche a visionare insieme il filmino amatoriale che avevamo girato.
    
    Nel rivedersi allo schermo della tv in salotto, mia madre riuscì a rendersi conto di come e in che modo, quello che per lei era uno sconosciuto, l’aveva posseduta.
    
    “Oddio… guarda qui” diceva a bocca aperta mentre si osservava. Non riusciva a distogliere gli occhi dallo schermo e, nonostante cercasse di controllarsi, più di una volta la mano scese tra le gambe nel tentativo di dare sollievo all’estrema eccitazione che il video le provocava.
    
    La cosa più interessante, e di cui fui più stupito, fu il ritrovarmi a parlare con lei delle varie posizioni, delle inquadrature e di tutte le altre cose che avremmo potuto fare. Capii che ormai si era totalmente calata nella parte. Mia madre si sentiva una vera pornoattrice e le sue richieste facevano sentire me un vero regista.
    
    “Ah… non vedo l’ora…” disse lasciandosi sprofondare tra i cuscini del divano, alludendo al giorno in cui avrebbe finalmente esaudito il suo più grande desiderio.
    
    “Mickey te lo ha ...
    ... promesso! E sicuramente le sei piaciuta molto… vedrai che ci richiamerà a breve!” dissi per poi aggiungere frettolosamente “Nel frattempo dovresti mantenerti allenata!”.
    
    Lei non capì immediatamente, ma poi rise quando le spiegai che, se avesse dovuto affrontare più uomini, il suo corpo sarebbe dovuto essere pronto ad accoglierli e quindi i giochini che le avevo regalato le sarebbero potuti essere d’aiuto.
    
    Seguirono giorni intensi e fitti di riprese.
    
    Ripresi mia madre mentre si masturbava con il vibratore e i plug che le avevo regalato. Girammo un video in salotto, uno nella sua camera, ma il migliore fu sicuramente quello nella doccia dove si esibì al massimo della sua perversione.
    
    Il plug divenne in poco tempo il suo miglior amico.
    
    Tornata a casa da lavoro, la prima cosa che faceva era proprio quello di inserire l’oggetto in silicone su per il fondoschiena e lo teneva lì, al sicuro, per tutto il pomeriggio. All’insaputa di mio padre ovviamente.
    
    “Maledetto! Ah ma vedrai se non ti prendono…” sbraitò mio padre sbattendo un pugno sul tavolo mentre commentava il servizio che stava andando in onda al telegiornale.
    
    Se mio padre si fosse girato a guardarci avrebbe capito immediatamente che ci doveva essere qualcosa di strano nell’aria.
    
    Io e mia madre, difatti, eravamo impietriti. Fissavamo la tv in silenzio mentre la giornalista proseguiva nel suo monologo.
    
    Non ce lo eravamo immaginato, anche se avremmo voluto. La giornalista, parlando di un criminale noto alle ...
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