Mia madre e il vicino - Mickey 3pt. Epilogo
Data: 31/07/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti
... tanto il fatto che mia madre non portasse mutandine, ma che dal suo buco del culo emergeva qualcosa.
Già.
Mia madre era a chiappe all’aria, anzi a chiappe aperte di fronte a 5 uomini che volevano scoparle il buco del culo e, per giunta, con indosso il plug-in che le avevo regalato.
È impossibile descrivere i volti di quegli uomini di fronte a un culo come quello di mia madre, tra l’altro un culo già spaccato dal plug-in silicone.
Ci fu un momento di religioso silenzio quando il tizio muscoloso estrasse il giocattolo dallo sfintere.
Tutti, nessuno escluso, osservavano menandosi l’uccello mentre il sex toys usciva lentamente dall’ano. Le pareti carnose del culo si dilatarono per poi richiudersi quando il plug fu completamente estratto.
Solo una volta che fu estratto del tutto, i presenti poterono rendersi conto di quanto effettivamente fosse grosso quel sex toys.
Con il corpo del reato ancora fumante degli odori di mia madre, i manigoldi si scambiarono delle occhiate spaesate. Sapevano che avrebbero avuto a che fare con una troia ma non fino a questo punto.
Da quel momento in poi, per mia madre, scoppiò l’inferno.
Un inferno fatto di sesso, umiliazioni, sputi, schiaffi e insulti di qualunque tipo.
Un inferno in cui sguazzava e si trovava perfettamente a suo agio.
Un inferno in cui godeva senza limiti.
Se all’apparenza in quell’amplesso animalesco, gli uomini sembravano possedere mia madre in maniera egoistica, scambiandosela ripetutamente, ...
... capì ben presto che in realtà erano tutti concentrati sugli orgasmi di lei.
Ogni volta che si davano il cambio e un cazzo fresco si faceva strada lungo lo sfintere, la fica di mia madre, commossa dal godimento, iniziava a sbrodolarsi.
“Guarda in camera e di quanto ti piace il cazzo!” le urlava Mickey indicando l’obiettivo della videocamera che stringevo in mano, mentre la pompava a pecorina.
Mia madre eseguì, con ubbidienza.
Le fecero urlare di essere una troia, le fecero chiedere di farsi rompere il culo, ma soprattutto “di che lo fai per tuo marito! Forza troia!” le ordinarono.
“Portiamola di sopra! In camera sua, scopiamola nel letto del marito!” sbraitò Mickey.
Immaginate la scena di mia madre che, con ancora le braccia immobilizzate dietro la schiena, fu costretta a salire un paio di scale gattonando mentre un uomo la trascinava tirandola per i capelli e altri 4 la riempivano di pacche sulle chiappe carnose che emergevano dal leggings squarciato.
Arrivati in camera, Mickey si sdraiò al centro del lettone.
Mia madre, con le chiappe rosse fumanti, venne fatta accomodare su di lui che la impalò all’istante.
Gli altri partecipanti, a turno, fecero il loro ingresso dentro di lei.
In altre parole, ripresi il “team di lavoro” esibirsi in una doppia penetrazione anale.
L’umiliazione di essere presa sul letto che aveva condiviso da sempre con suo marito, la sensazione di sentire due uomini farsi largo dentro di lei contemporaneamente, avere il ...