1. Mia madre e il vicino - Mickey 3pt. Epilogo


    Data: 31/07/2018, Categorie: pulp, Autore: Isaia, Fonte: EroticiRacconti

    ... tecnici, quello con i capelli rossicci, teneva mia madre in ginocchio. La manteneva per le braccia e contemporaneamente le teneva un piede piazzato al centro della schiena.
    
    Il suo compare, quello moro, si era sfilato il cazzo dalla tuta da lavoro e, senza pudore, lo stava ficcando in gola a mia madre strappandole un succoso pompino.
    
    Tutto questo accadeva mentre mio padre era ancora in casa.
    
    Non riuscì nemmeno a formulare un pensiero che sentì la sua voce, credo ci stesse salutando.
    
    Sentì la porta di casa sbattere.
    
    In quel preciso istante, il rosso prese mia madre per i capelli, la strattonò per farla rimettere in piedi e, sempre tirandola con la chioma stretta in pugno, la trascinò in casa.
    
    Con la forza.
    
    Il terzetto mi passò davanti come se non fossi presente.
    
    Avevo diverse opzioni davanti a me.
    
    Dovevo far qualcosa. Dovevo chiamare la polizia e porre fine a quel delirio. Ma non lo feci.
    
    Feci l’unica cosa che non dovevo fare.
    
    La cosa più sbagliata.
    
    Corsi in camera mia e presi la telecamera.
    
    Tornato di sotto vidi che i finti tecnici avevano aperto le loro valigette e si erano messi all’opera.
    
    In salotto avevano steso e fissato su divano e pavimento una sorta di telo impermeabile, a giudicare dal materiale, probabilmente per non sporcare.
    
    I 5 uomini erano in piedi, posizionati a semicerchio. Tutti con indosso le tute ma con la patta aperta e la nerchia di fuori.
    
    Mia madre, ovviamente, era fatta accomodare, in ginocchio, tra ...
    ... loro.
    
    Bocca spalancata e lingua di fuori, cercava di affrontare i cazzi duri e venosi che la circondavano.
    
    Gli uomini la colpivano sulla fronte, sugli occhi e sulle guance, con i loro membri gonfi e scappellati.
    
    Mi accorsi che la maglietta le era stata strappata di dosso e che le braccia le erano state immobilizzate dietro la schiena da un paio di manette.
    
    Al collo aveva un collare ma in compenso aveva ancora indosso i leggings, quei leggings sportivi e così aderenti che, di certo, avrebbero fatto una brutta fine.
    
    Il gruppetto era costituito da 5 personaggi di cui, oltre a Mickey (che dava gli ordini e diceva agli altri come comportarsi), c’erano i due ragazzi giovani (il pel di carota e il ragazzo moro), completavano il team un tizio muscoloso e uno tutto tatuato.
    
    “Niente fica ragazzi… solo culo!” si raccomandò Mickey tra le proteste dei suoi sottoposti.
    
    “Cazzo Mike! Ma siamo in cinque!” si lamentò il tatuato.
    
    “Ho detto solo culo!” latrò Mickey e il suo tono mi fece gelare il sangue nelle vene.
    
    A quel punto il tizio muscoloso sollevò mia madre di peso e la fece poggiare sullo schienale del divano in modo da avere il culo in bella vista. Afferrò il tessuto del leggings proprio all’altezza della spaccatura delle chiappe e “craaaack” con un singolo strattone, il tessuto cedette squarciandosi.
    
    Ci fu una risata generale a cui seguì una pioggia di umilianti insulti, indirizzati a mia madre e al suo culo nudo.
    
    La causa scatenante di quegli insulti fu, non ...