La fede d'onice
Data: 21/06/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PassivoOspitale85, Fonte: Annunci69
... perplessità che mi suscitavi fino a pochi istanti prima.
Mi siede sopra di te, divarico le gambe e le allaccio attorno al tuo bacino. Ti mordicchio l’orecchio sinistro, poi lo lecco; osservo le vene pulsanti che hai sul collo e ti passo la punta dei denti su tutto il suo decorso. Vorrei essere un vampiro per morderti, assaggiarti.
Emetti un gemito di dolore; forse ho esagerato, coi denti.
Mi afferri il collo con entrambe le mani e porti la mia bocca sulla tua.
Labbra, denti, lingua. Ora ricambio il tuo sguardo.
Che cazzo di sguardo è? Freddo? Eccitato? Incazzato?
Non me ne fotte un cazzo, non più. Ora ricambio quello sguardo, lo sfido.
Ti sfido.
Mi allontano leggermente, e. dominato dalla fiamma che mi arde dentro, ti sputo sulla bocca. Ti osservo, malizioso, curioso di vedere la tua reazione.
Mi osservi, senza tradire alcuna emozione. Ti passi la mano sulle labbra, e poi la passi sulla mia bocca. Con un dito, mi rimetti la mia saliva, mista alla tua, in bocca.
Non tiri fuori il dito, ma me ne infili in bocca un altro. Prima mi afferri la lingua; poi, dopo averla lasciata andare, fai entrare e uscire le dita dalla mia bocca, per poi farmele scendere in gola, e lasciarle lì. Mi fissi, eccitato.
Pensi che farmi fottere la gola dalle tue dita mi metta a disagio? Pensi che non riesca a respirare?
Ti prendo l’anulare, dove porti la fede, e ti incito a mettermi in bocca anche quello.
Lo fai, e avverto un sapore metallico.
Spingi e ritrai ...
... le dita dalla mia gola, osservi eccitato come mi lascio possedere, come sbavo; la saliva mi esce a fiotti dalla bocca, inzaccherandoti il maglione.
Ti accarezzo il viso, e in quel momento tiri fuori le dita dalla mia bocca e mi afferri una mano, che porti sul tuo cazzo. Attraverso i pantaloni, ne apprezzo il gonfiore.
Osservo la tua fede, umida della mia saliva.
Mi fai stringere il tuo cazzo attraverso i pantaloni, e poi, invitandomi a guardarti negli occhi, finalmente usi la bocca per parlarmi.
Queste le tue parole: “Now i break you”.
Avevo notato subito quella fede, perché come tutte le fedi, rappresenta qualcosa, in piena vista.
Sembrava anomala, però: era scura, quasi nera; che fosse un semplice anello di bellezza?
Durante uno dei nostri primi giorni di conversazione, gli ho chiesto cosa fosse, e mi ha risposto subito, senza esitazione: era la fede del suo matrimonio.
Era sposato da dodici anni, con un uomo. La fede era molto particolare, eclettica: in oro nero, con intarsi in pietra d’onice. Non avevo mai visto un anello così bello.
Tuttavia, erano separati, prossimi al divorzio. Vivevano in case separate da oltre un anno.
Mi ha detto che la sua relazione era finita.
Non dubitavo che la storia fosse vera, e comunque mi sarei dovuto chiedere quanto mi interessasse la verità, in quel frangente; tuttavia, alcuni giorni dopo mi è venuto spontaneo domandargli perché portasse ancora l’anello, se il suo matrimonio era finito.
Tutt’ora ritengo ...