1. La fede d'onice


    Data: 21/06/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: PassivoOspitale85, Fonte: Annunci69

    ... sul Web per...
    
    Inizi a guardarti attorno.
    
    Deglutisco, e ti chiedo se sia tutto ok.
    
    Te lo chiedo in inglese, ovviamente; perché non parlo francese, e tu non capisci l'italiano.
    
    Fai un passo verso di me; indietreggio. Mi trovo con le spalle contro la parete dell'ascensore.
    
    Non so quanto sia autentico il sorriso che sboccia sul tuo volto, ma rispondi "It's small, uh?", guardando le pareti che ci racchiudono.
    
    Poi mi afferri la cresta iliaca sinistra, la stringi; appoggi le tue labbra sulle mie. Un attimo dopo stiamo slinguazzando come due adolescenti, imboscati in un ascensore. Ma tu hai quarant'anni, e io trentacinque.
    
    Che stupido, che sono; ma che stavo pensando? Sei semplicemente nervoso per l'incontro, come lo sono io. Perché questo NON è un incontro qualsiasi. Lo abbiamo desiderato, atteso, pianificato a lungo, e finalmente eccoci qui. Un minimo di coinvolgimento emotivo, in questo caso, è inevitabile, ed è questo a renderci tesi. Per questo non hai detto una parola, da quando, quindici minuti fa, sono venuto a prenderti in centro.
    
    Ora mi afferri per entrambi i fianchi e qualcosa, nel modo in cui muovi la lingua nella mia bocca, mi porta ad aprire gli occhi. Vedo che i tuoi sono già aperti: gelidi, ma bellissimi. Devo abituarmi a vederli puntati su di me, tutto qui. Due fari dello stesso colore della fata turchina, ma scevri del suo tepore, mistico e irrazionale.
    
    Avverto il desiderio di abbracciarti, in modo affettuoso. Perché abbiamo tutto il ...
    ... giorno per fottere fino a tramortirci; ma ora, in questo istante, avverto il bisogno di farti capire che sono contento tu sia qui, con me, finalmente. Devo annullare, una volta per tutte, quest'inadeguata aura di freddezza, che avverto; e ora che hai fatto il primo passo, sento di poterlo fare.
    
    Smetto di baciarti, e ti abbraccio. Ti stringo forte. Per un mese ci siamo parlati e visti, quotidianamente, tramite smartphone; ora sei qui, tangibile: percepisci la mia gioia nell'averti qui, vicino a me, ADDOSSO a me?
    
    Non ricambi l'abbraccio, resti immobile. Non importa, ho bisogno di sentirti.
    
    Sollevo lo sguardo, e nello specchio difronte a me incontro i tuoi occhi, riflessi nello specchio del lato opposto.
    
    Rieccolo, quel bagliore. Luciferino. Luce malevola, ma inequivocabile, questa volta.
    
    E resta lì, intensa, nei tuoi occhi. I tuoi occhi nei miei, attraverso un gioco di specchi.
    
    Avverto un brivido, e ti lascio andare.
    
    Era inizio dicembre.
    
    Ero a casa, sul divano, infagottato in una coperta. Giocavo con la PS4, e ogni tanto, distrattamente, per noia, guardavo le notifiche dell'iPhone.
    
    È in quel momento che è arrivato il suo messaggio, il primo.
    
    Ricordo la notifica gracchiante di Grindr, ad annunciare il tuo tap, e poi le sue parole. Mi salutava, in francese. Sbuffando, stavo scrivendogli per fargli sapere che non parlo francese e che non interagisco con profili anonimi, senza foto, quale era il suo. Ma non ho fatto in tempo a finire di digitare, perché ha ...
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