La fede d'onice
Data: 21/06/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PassivoOspitale85, Fonte: Annunci69
I Piano
Avverto lo sconforto salire, di pari passo coi piani dell'ascensore.
È colpa dei tuoi occhi, principalmente; il tuo sguardo, gelido, su di me.
Le tue iridi, cilestrine, ben più fredde di quanto sembrassero in foto, o in video, esacerbano quel tuo strano modo di guardarmi. Di fissarmi.
Che stai facendo? Perché mi guardi così?
Sono nervoso. Turbato.
Il suo atteggiamento, nei miei confronti, è cambiato da un paio di giorni, ossia da quando martedì, di punto in bianco, mi ha chiesto, su Whatsapp, di prendere l'auto e di fare un salto a Monaco, per un caffè.
"Ma che cazzo dici?" è quanto ho pensato nel momento in cui ho letto il messaggio; non quanto gli ho scritto, ovviamente, perché con lui bisogna ponderare le parole.
Ci scrivevamo da un mese, ormai, e sapevo quanto fosse permaloso, suscettibile; così ho risposto che mi sarebbe piaciuto andare, certo; ma che, a causa del lavoro, non sarebbe stato possibile improvvisare una gita di questo tipo. Ed era la verità, comunque.
D'altronde, non è anche per questo che abbiamo pianificato con precisione, ormai da settimane, Il Giorno dell'incontro? Abbiamo tenuto conto dei rispettivi impegni, dei cambi di colore regionali, della possibilità di attraversare il confine, e abbiamo scelto un giorno che andasse bene a entrambi. Il Giorno.
"E allora perché cazzo te ne esci con 'sta stronzata? Sai benissimo, o dovresti sapere, che non posso, da un momento all'altro, decidere di prendere e venire. E poi per ...
... cosa, un caffè? Ma dai; non meritiamo di più? Parliamo ormai da un mese. UN CAZZO DI MESE. Meritiamo un'intera giornata, come concordato. Giornata che, ormai, è alle porte. Allora perché questa richiesta?".
Anche a questi pensieri ho dovuto donare un'altra forma, una che fosse più... accomodante, per non irritarlo inutilmente.
In verità, però, sapevo perché mi aveva chiesto 'sta stronzata: voleva saggiare la mia propensione alla sottomissione: sapeva che non sarei potuto andare, eppure me l'ha domandato ugualmente, per vedere se sarei stato capace di annullare tutti gli impegni, per LUI.
Sì, è così. Per questo si è incazzato quando ho provato a spiegargli l'ovvio, e cioè che non potevo. Mi ha anche riattaccato in faccia, farfugliando nel suo pessimo inglese, che ci saremmo risentiti la sera.
La sera ha negato di essere arrabbiato; ma il suo atteggiamento, da allora, è mutato.
Non saprei dire se fosse solo per questo, o se sotto ci fosse dell'altro.
Forse aveva bisogno di una scusa per iniziare a odiarmi.
II Piano
Questa tensione non mi piace.
È come se la freddezza, che emani, fosse artificiale, ostentata, volta a celare qualcosa, che intravvedo.
Per un breve istante, fra lo zero assoluto di quegli occhi, mi pare di scorgere un bagliore. Come uno sprazzo, un lampo sfuggito al tuo controllo. È questa luce, fugacemente colta, a inquietarmi.
È astio, disprezzo. È odio.
Avverto un brivido. A volte si sentono storie di omofobi che "cacciano" gay ...