Violagode, capitolo 4: la cameriera - Racconti Erotici

Violagode, capitolo 4: la cameriera

... “Sono 120 euro.”

Il padrone mi da i soldi contati aggiungendo: “Per la mancia pensaci tu, puoi unire l’utile al dilettevole se vuoi.”

Io sorrido. “Grazie, padrone.” Torno dal fattorino, gli do i soldi e poi gli offro la mancia: “Se vuoi puoi chiudere la porta, ti faccio un pompino come mancia.”

Lui si guarda introno, i quattro padroni annuiscono. Non se lo lascia ripetere due volte, estrae dai pantaloncini il cazzo già duro e io mi inginocchio per succhiarglielo. Non so se sia lui ad essere molto eccitato o se sia io ad essermi impratichita per bene, ma la sborrata arriva in pochissimi secondi. Io bevo avidamente, poi mi alzo e apro la porta.

“Grazie.” Mi dice lui uscendo.

“Grazie a te, era ottima.”

La cena avviene più o meno come il pranzo. I miei padroni mangiano mentre io servo in tavola e da bere mentre loro mi comandano, mi sgridano, mi sculacciano, mi toccano ovunque. Io faccio la troia, cos’altro dovrei fare?

Siamo a fine cena e ho un gran languorino, spero di poter presto ricevere lo sperma dai miei padroni.

“Alziamoci da tavola,” sentenzia alla fine il padrone di casa, “mettiamoci comodi sul divano mentre il nostro valido aiutante ci organizza una proiezione.” Si alzano tutti. “E tu troia datti da fare, pulisci e vieni a spompinarci al più presto mentre guardiamo il film.”

Io sparecchio la tavola, quando ho finito torno nella sala. I miei padroni sono tutti già nudi, seduti sul divano. Il ragazzo sta collegando il suo portatile alla ...

... televisione, compare il suo desktop pieno di icone, come sfondo c’è un primo piano del mio culo aperto e della mia figa umida sullo sfondo del mare, una delle foto fatte nella spiaggia naturista. Dovrei forse arrabbiarmi, ma mi sento orgogliosa. Guardo quel bel buco nero e penso a quanto ha goduto in questi giorni.

“Ora ci godremo il video di questa maiala che fa la troia in pineta, tu cara comincia a spompinare i miei ospiti, da brava, mi raccomando.”

Io mi inchino davanti al primo e comincio a lavorare di bocca. Sento che comincia una musica, ma essendo chinata su un cazzo non posso vedere le televisione. Mentre succhio sento i primi commenti. “Guarda che troia.” “L’hai portata in giro così? Che vacca.” “Dovrebbe andare in strada vestita in quel modo tutti i giorni.”

Un commento più forte mi distoglie dal cazzo: “Troia, porta la tua bocca sul mio cazzo. Adesso!”

Io mi alzo e rispondo: “Certo padrone.” Mi sposto verso l’ospite che ha chiamato e mi chino cominciando a spompinarlo. Nel breve momento in cui mi sono alzata vedo sullo schermo me stessa muovermi come una puttana nella pineta. Quando ho il nuovo cazzo ben piantato in gola (sto facendo un deepthroat) sento anche me stessa dire “Sono una puttana assetata di cazzo. Venite a sfondarmi il culo, voglio tanti cazzi.”

“Te li diamo noi ora, puttana!” Dice uno, alzandosi e venendo dietro di me. Senza troppi complimenti mi infila il cazzo nel culo e comincia a pompare senza pietà. Il mio ano e il mio retto sono ben ...