Nei panni di mia madre - 7. finale.
Data: 11/06/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69
... narici.
Sollevai il contenitore con entrambe le mani e, con una forza che non pensavo di avere, ne sparsi il contenuto sulle pareti del camper.
Quel lavoro mi fece sudare.
Mi guardai attorno e, ansimando, cercai qualcosa con cui appiccare il rogo.
Il parcheggio era deserto e non c’era traccia di materiale ignifero.
Ancora una volta pensai che non sarei riuscito ad arrivare in fondo al mio piano.
Poi però, con una lucidità che mi soprese, ebbi un’illuminazione.
Mi avvicinai all’auto e sporsi il busto all’interno dell’abitacolo, attraverso il finestrino.
“Prendilo”. Mi ordinò Lea. “Ancora qualche minuto e sarai libero!”
Spinsi il tasto dentro la custodia e, quando udii il rumore del rinculo, sfilai l’accendisigari dal suo luogo di ricovero.
Fissai per un secondo il cerchio di fuoco che brillava all’estremità dell’aggeggio e provai una sensazione di calore sulla pelle del viso.
“Devi farlo”. Incalzò la voce. “Se non lo fai continueranno a darti il tormento per sempre. Non sarai mai libero di essere quello che sei!”
La piastra cambiò colore e mutò da un rosso brillante ad una tonalità più cupa.
“Ha ragione”. Mi dissi. “Non ho altra scelta …”
Tornai all’esterno e, mentre il vento mi frustava le guance, mi piegai in terra, appoggiai il cilindro sull’asfalto e lo colpii con la punta del dito, facendolo rotolare nella direzione della roulotte.
Risalii la strada statale guidando ininterrottamente per tutta la notte.
Ogni volta che ...
... guardavo nello specchietto retrovisore rivedevo le fiamme che ingoiavano il veicolo.
Mi fermai in un’area di sosta prima della frontiera. Fuori stava albeggiando.
Nel bar, insieme a me, c’erano pochi altri avventori.
“Un caffè e una brioche”. Chiesi alla cameriera quando si avvicinò al tavolo.
Dal televisore attaccato alla parete la voce del cronista si diffuse nell’ambiente: “Strage sulla strada statale. Bruciati vivi in un camper una prostituta e tre uomini. Dubbi sulle responsabilità. Il principale indiziato, al momento, è il figlio di lei, scampato al rogo e misteriosamente scomparso …”.
“Che mondo!” Esclamò l’uomo seduto al tavolo accanto al mio.
Era un signore anziano, sfogliava un libro voluminoso e sorseggiava un cappuccino.
“Le ragazze come te devono stare attente ai tipi che girano di questi tempi”.
Mi limitai ad annuire.
Lui mi fissò le gambe e si toccò ostentatamente all’altezza del pacco.
“Sei sola?” Mi chiese.
“Si sono in viaggio”. Risposi educatamente mentre la cameriera mi serviva la colazione.
“Dove vai? Vuoi un passaggio?” Incalzò lui. “Ho una roulotte, proprio qua fuori …”
“No, grazie … ho la mia auto”.
“Fai bene”. Approvò lui. “Non dare mai confidenza a nessuno … Brava!” Concluse.
“Se anche la protagonista di questo romanzo facesse come te …”. Borbottò.
“Perché? Che romanzo è?” Domandai incuriosito.
“È la storia di una ragazza di nome Justine … una ragazza seria, proprio come te, talmente pura che finisce nelle ...