1. Nei panni di mia madre - 7. finale.


    Data: 11/06/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: LuogoCaldo, Fonte: Annunci69

    ... in tono di sfida. “Fa vedere a tuo padre quello di cui sei capace”.
    
    “Pà …” Provò ad obiettare lui.
    
    “Forza …!” Lo incitò Gerardo.
    
    Il ragazzo sembrò esitare ma poi si arrese al comando e si tolse lentamente i vestiti.
    
    Attraverso lo specchio riuscivo a vedere le sue spalle larghe, il dorso muscoloso e le natiche che più volte avevo spinto verso di me.
    
    Fabrizio si inginocchiò tra le gambe della mamma e, in quella posizione, iniziò a leccare la fica, mentre il suo cazzo penzolava molle sotto la traversa del letto, proprio dinanzi al mio viso.
    
    Cercava di eccitarsi tormentandolo con le dita ma non ci riusciva.
    
    Gerardo montò sopra al materasso, spinse il busto di Manila all’indietro e, mentre le accarezzava i seni, si aprì la patta e le piantò l’uccello in bocca.
    
    “MMMMH … guarda che topa che ha … e che poppe dure! Aaaaah ….” Disse. “Lavagliela tutta, bravo …”. Poi si tolse i calzoni, montò sul viso di lei e prese a fotterle la gola, ragliando come un maiale.
    
    Il ragazzo continuava a succhiare con foga apparente ma il suo membro non reagiva.
    
    Fu allora che Timoteo decise di intervenire.
    
    Gli si avvicinò, si accovacciò accanto a lui e leccò a sua volta la conchiglia della mamma: le loro lingue si sfioravano appena sopra al clitoride gonfio.
    
    “Ma cosa … ?” Pensai sorpreso.
    
    “Mi sa che ti serve aiuto”. Sussurrò con un filo di voce.
    
    Il ragazzo lo guardò spaventato.
    
    Lui gli prese la mano, se la portò dentro ai pantaloni della tuta, all’altezza delle ...
    ... natiche, e, mentre accoglieva le dita nello sfintere, chiuse il palmo sulla nerchia del giovane.
    
    “Ah …”. Mugolò Fabrizio e il suo cazzo s’intostò repentinamente.
    
    Il maiale affondò la faccia nella fessura di mia madre e il pollice nel retto del suo nuovo amico e si godette la sega.
    
    Pensai che sarebbe venuto da un momento all’altro quando, all’improvviso, vidi che i due si staccavano goffamente.
    
    Guardai dentro allo specchio per capire cosa stesse accadendo.
    
    Gerardo aveva girato Manila su un lato e glie lo stava piantando nel sedere.
    
    Le sue mani ruvide spremevano i seni con forza.
    
    “Avanti montala, ti ho lasciato libera la fica”. Disse rivolgendosi al figlio con la voce affaticata.
    
    Il ragazzo puntò gli occhi impauriti dentro a quelli di Timoteo e poi, col cazzo ancora duro, raggiunse la coppia e si sdraiò sul fianco, proprio davanti alla troia.
    
    La mamma era schiacciata tra i due montoni.
    
    Gerardo le sollevava una coscia per penetrarla meglio e offriva al figlio un’agile via di accesso.
    
    Fabrizio, però, non riusciva a infilarlo e stava chiaramente perdendo l’erezione.
    
    “Che stronzo”. Pensai. “Se solo me l’avesse detto …”
    
    Riuscii a leggere un’espressione di terrore sul suo volto.
    
    Vidi che stava per biascicare qualcosa quando Timoteo si avvicinò al letto ed intervenne nuovamente a salvarlo.
    
    Si tolse i vestiti, si accomodò dietro di lui e, con la mazza appoggiata tra le sue natiche, gli afferrò l’uccello nel palmo della mano e lo guidò dentro ...
«1234...»